Il ricordo dell'Ucsi Molise per il giornalista che raccontò il dramma più grande di quella terra

È la notte tra il 10 e l’11 gennaio 2022 quando arriva la terribile notizia della scomparsa di David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo.

Solo qualche ora prima era stata diffusa la notizia del suo ricovero in una struttura ospedaliera in Italia a causa di una complicanza dovuta a una disfunzione del sistema immunitario. Tutti i suoi impegni erano stati annullati. A darne notizia il suo portavoce Roberto Cuillo. Lo stesso che all’3.12 di notte ha twittato: “Il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli si è spento alle ore 1.15 dell’11 Gennaio presso il CRO di Aviano (PN) dove era ricoverato”.

Da volto familiare del TG1 a presidente del Parlamento europeo, Sassoli nella sua vita si è diviso tra il mondo del giornalismo e quello della politica che lo aveva portato a diventare, nel 2019, presidente dell’Europarlamento.

Una scomparsa, quella di Sassoli, che genera il cordoglio anche in Molise, regione di cui nel 2002 raccontò in diretta nazionale l’avvenimento più drammatico.

La carriera di giornalista televisivo per Sassoli inizia nel 1992 come inviato di cronaca del Tg3, ma nel 1999 approderà nella redazione del TG1, come inviato speciale. E, infatti, il ruolo di inviato del Tg1 Sassoli lo ricopre anche durante il terremoto di San Giuliano di Puglia nel 2002.

Lo ricordano oggi i telegiornali nazionali nei servizi a lui dedicati. Mentre in rete è possibile ancora trovare un opuscolo speciale dei Vigili del Fuoco a un anno dal sisma il cui racconto porta proprio la firma di Sassoli.

“C’erano quaderni dappertutto. E libri, banchi accatastati, zainetti. Da poco – scrive Sassoli – avevano tirato fuori l’ultimo bambino e con la telecamera del Tg1 entriamo dove fino ad allora era stato vietato. I riflettori illuminano quello che resta della scuola di San Giuliano di Puglia. Scuola elementare, dedicata al molisano Francesco Jovine, filosofo, maestro di scuola, antifascista. Un uomo che aveva speso tutta la vita nel sostenere l’importanza della scuola pubblica. Mi accompagna un vigile del fuoco, uno di quelli che da due giorni hanno scavato e basta, con gli occhi infossati e la faccia nera. “Questo è quello che resta, là sotto non c’è più nessuno”. Le macerie riempiono il cratere e salgono in alto, come un tempio a custodire dolori, ricordi, memoria”.

Sono queste le parole che Sassoli dedica a quei momenti terribili in cui la storia del Molise fu destinata a cambiare per sempre. Parole che oggi si accavallano alle immagini di quegli anni che, in occasione della morte, tornano prepotentemente nelle immagini in tv.

La carriera da giornalista di Sassoli si chiuse nel 2009, quando decise di dedicarsi alla politica. Il 7 giugno dello stesso anno venne eletto europarlamentare del Partito Democratico con oltre 400 mila preferenze. Nella legislatura 2009-2014 ricoprì l’incarico di capo delegazione del Pd.

Nel 2014, ricandidatosi alle Elezioni europee nella circoscrizione del Centro, ottenne oltre 200.000 preferenze. Il 1° luglio dello stesso anno l’elezione a vice presidente del Parlamento Europeo con 393 voti, risultando il secondo più votato in quota PD-PSE con delega alla Politica del Mediterraneo, al Bilancio e agli immobili.

È il 3 luglio 2019 quando Sassoli, all’inizio del suo terzo mandato, viene eletto Presidente dell’Assemblea. Durante tutto il periodo della pandemia, l’ex volto del Tg1 si è impegnato affinché l’Europarlamento continuasse a operare e per farlo, già nel marzo 2020, introdusse dibattiti e votazioni a distanza: il primo Parlamento al mondo a farlo.

Secondo presidente italiano dopo Antonio Tajani, il suo incarico sarebbe scaduto a giorni: la prossima settimana la riunione plenaria dell’Europarlamento che si riunirà a Strasburgo per eleggere il suo successore.

Del suo discorso di insediamento ci piace oggi ricordare le parole espresse per certificare l’urgenza di rendere salda la democrazia e promuovere i valori europei. “Non siamo – disse - un incidente della storia, ma figli e i nipoti di coloro che sono riusciti a trovare l’antidoto a quella degenerazione nazionalista che ha avvelenato la nostra storia”. E poi ancora: "Sia chiaro a tutti che in Europa nessun governo può uccidere, che il valore della persona e la sua dignità sono il nostro modo per misurare le nostre politiche. Che da noi nessuno può tappare la bocca agli oppositori, che i nostri governi e le istituzioni europee che li rappresentano sono il frutto della democrazia e di libere elezioni. Che nessuno può essere condannato per la propria fede religiosa, politica, filosofica. Che da noi ragazze e ragazzi possono viaggiare, studiare, amare senza costrizioni".

Parole che mettono al centro i giovani, ma soprattutto pongono l’accento su una politica più vicina ai cittadini e ai loro bisogni. Una politica della prossimità, capace di germogliare solo dal seme dell’ascolto. Proprio quell’ascolto che, come ricorda Papa Francesco, non rendendoci “impermeabili”, ci conduce “alla guarigione del cuore.

Lo stesso ascolto su cui oggi, a poche ore dalla scomparsa di Sassoli, si sofferma anche la presidente dell’Ucsi Molise, Rita D’Addona, ricordandone la figura. “Prima in qualità di giornalista, poi nelle vesti di politico, Sassoli ha fatto dell’ascolto il punto di partenza del suo agire umano e professionale. Ricordiamo le dirette in cui, l’allora inviato del Tg1, raccontava quanto di straziante stava accadendo nella nostra regione, privata per sempre di 27 angeli. Oggi, rileggendo il ricordo che Sassoli scrisse a un anno dal quel sisma, ricordiamo la sua profonda umanità e soprattutto il garbo con cui ha saputo toccare le ferite di quel dolore di cui, anche lui, nel suo ruolo di inviato, ha saputo essere interprete. La sua scomparsa ci addolora profondamente, e vogliamo dirgli grazie per aver saputo, seppur nella sua veste professionale, essere così umanamente vicino alla sofferenza di una terra che fu profondamente ferita”.

Nella foto tratta dal Tg1 David Sassoli, conduttore del telegiornale che annunciò la tragedia di San Giuliano di Puglia (CB)

L'autrice, Fabia Abbazia, fa parte dell'Ucsi Molise

Ultima modifica: Mar 11 Gen 2022