Agcom: 'cambiare la par condicio e regolamentare anche gli influencer'

Nella relazione annuale del presidente dell’Agcom, Giacomo Lasorella, riemergono alcune tendenze già ben evidenti in questi ultimi tempi: «il declino ormai strutturale del comparto editoriale (stampa quotidiana e periodica) e la tenuta di quello televisivo, insieme alla crescita dei ricavi di quello radiofonico». Si evidenzia «l’ulteriore crescita dei ricavi, dell'offerta e del numero di abbonati dei servizi video on demand».

Lasorella ha chiesto un “attento monitoraggio” sul ruolo che svolgono le grandi piattaforme nel selezionare le informazioni. Oltre ad effetti sui cittadini, ne provocano anche sugli editori. Servono poi iniziative per accrescere la trasparenza del sistema e assicurare una più efficace tutela dei minori».

Bene, secondo Agcom, la nuova legge contro la pirateria informatica. Affrontato anche il tema della “par condicio”: «L'Autorità ha avviato una consultazione pubblica per sottoporre alle medesime regole della par condicio anche le sezioni televisive delle testate online». Insomma le regole del 2000 vanno aggiornate, «per garantire un effettivo pluralismo informativo».

E anche dovrà esserci il rispetto «da parte degli influencer delle disposizioni normative e regolamentari analoghe a quelle previste per le televisioni, anche al fine di favorire una maggiore trasparenza e consapevolezza da parte dei cittadini».

Ultima modifica: Mer 19 Lug 2023