Violenze e minacce ai giornalisti, allarme Unesco per il prossimo p'anno elettorale'

Sono 38 i giornalisti uccisi nel 2023 mentre operavano in zone di guerra. Molti più che nel 2022 (28) e nel 2021 (20).

Lo scrive l’Unesco nel suo rapporto 2023. La maggior parte di essi si trovava in Medio Oriente: 19 in Palestina, 3 in Libano, 2 in Israele.

Le altre vittime sono cadute in Afghanistan, Camerun, Siria e Ucraina.

Commenta così la direttrice dell’Unwesco, Audrey Azoulay: «Se il numero totale dei giornalisti morti nell’esercizio del loro lavoro è diminuito, passando dalle 88 vittime del 2022 alle 65 del 2023, questa tendenza nasconde un fenomeno grave e cioè l’aumento dei giornalisti uccisi nelle zone di guerra».

C’è poi il problema della sicurezza, che induce molti giornalisti ad abbandonate il lavolro, soprattutto nelle zone di guera e di alta insicurezza.
Per l?unesco il 2024, con elezioni che nel mondo interesseranno più di 2,5 miliardi di persone, potrebbe segnare un aumento degli attacchi ai giornalisti nei paesi in cui si voterà. Sono stati 759 attacchi in 70 stati tra gennaio 2019 e giugno 2022, tra cui 5 omicidi.

Ultima modifica: Ven 22 Dic 2023