unesco

  • 2 novembre, stop all'impunità per i reati contro i giornalisti

    Le Nazioni Unite hanno istituito per il 2 novembre la Giornata internazionale per porre fine all'impunità per i crimini contro i giornalisti, perché “proteggere i diritti di chi fa informazione è garanzia fondamentale di democrazia”.
    Durante l'ultimo decennio, più di 800 giornalisti sono stati uccisi mentre svolgevano il loro lavoro, e soltanto l'8 per cento di questi casi è stato risolto. Queste sono le cifre ufficiali del Direttore Generale dell'Unesco, l'organizzazione che conta 195 Stati membri. Il 92 per cento dei casi irrisolti significa che la libertà di espressione non è protetta. Significa che la società non può garantire il diritto all'informazione.
    Ecco perché ogni governo deve agire per quanto attiene alla sua responsabilità per investigare sui delitti contro i giornalisti. Ogni governo deve agire tempestivamente e accuratamente.
    Il giornalismo è ciò che consente ai cittadini di esercitare il loro diritto di essere informati, il loro diritto di conoscere e il loro diritto di controllare la responsabilità di chi è al potere. Ogni volta che un giornalista è aggredito, minacciato, assassinato o molestato e sul caso non si fanno indagini, si incoraggia ancora più violenza. Ogni volta che non c'è alcuna giustizia per un giornalista colpito, ciò incoraggia gli aggressori a continuare.
    La data del 2 novembre è l'anniversario dell'omicidio di due giornalisti francesi uccisi nel Mali nel 2013. Quattro anni prima, più di trenta giornalisti erano stati uccisi nel massacro di Maguindanao, nelle Filippine, che è stato l’attacco mortale contro i giornalisti più grave della storia.
    Nessuno dei due casi è stato ancora risolto. L’Unesco lavora con le magistrature di tutto il mondo per aiutare ad assicurare la giustizia per i giornalisti, ed è anche partner di media, governi e gruppi della società civile per azioni di sensibilizzazione su questo problema. Questa attività, portata avanti dal Piano di Azione dell'Onu per la Sicurezza dei Giornalisti e la Questione dell’Impunità, richiede una partnership ad ampio raggio tra le parti interessate ed è stata accolta dalla Risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 18 dicembre 2013.

  • Da giornalisti locali a corrispondenti di guerra. L'Unesco proteggerà tutti i giornalisti

    L'Unesco intende proteggere i giornalisti in Ucraina.

  • I dati dell'Unesco sugli omicidi dei giornalisti

    Anche l’Unesco ha fornito i dati sugli omicidi dei giornalisti nel mondo. Nell’anno appena trascorso sono 55, tra giornalisti e operatori dei media.

  • I funerali di Daphne, l'ultima vittima della violenza contro i giornalisti. L'appello del vescovo di Malta e il messaggio dell'Unesco. A rischiare di più sono i giornalisti dei media locali.

    Venerdì 3 novembre si sono celebrati a Mosta (Malta) i funerali di Daphne Caruana Galizia, uccisa da un’autobomba il 16 ottobre. Durante l’omelia della messa l’arcivescovo Charles Scicluna si è rivolto anche ai giornalisti con un appello riportato dall’agenzia SIR: “Non abbiate timore. Vi incoraggio a non stancarvi mai nella vostra missione di essere gli occhi, le orecchie e la bocca del popolo”. “Fatelo”, ha aggiunto mons. Scicluna “senza paura e nel pieno rispetto della verità. Cari giornalisti, abbiamo bisogno di voi. Abbiamo bisogno di persone libere, intelligenti, curiose, oneste, serene, sicure e protette”.

  • Informazione ed elezioni nell'era digitale, corso on line dell'Unesco

    L'Unesco, il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp) e il Knight Center for Journalism in the Americas dell'Università del Texas, pronuovono un corso di formazione globale, online e gratuito, aperto a giornalisti (e non solo) in cui «affrontare il delicato rapporto che lega informazione ed elezioni nell'era digitale».

  • Intelligenza artificiale: il vincitore del premio Levito e l'appello dell'Unesco

    Andrea Lattanzi ha ricevuto a Firenze il premio giornalistico Letizia Leviti. Era la quinta edizione del concorso, il vincitore ha svolto un’inchiesta video sulla privacy e la gestione dei big data. Il tema era quello dell’intelligenza artificiale.

  • Libertà di stampa: cosa accade nel mondo

    Più informazioni per tutti, ma a quale prezzo? Il giornalismo è minacciato, da campagne di odio e di mistificazione.

  • Media e terrorismo: l'Unesco pubblica un manuale di 'buone regole' per i giornalisti

    Noi giornalisti dobbiamo ancora imparare a fare la cosa giusta dopo un attacco terroristico e la tragedia al concerto di Manchester in cui 22 persone sono state uccise settimana scorsa è stata un’ennesima occasione di riflessione”.

  • Un bando dell'Unesco per le foto dei giornalisti al lavoro

    Singolare e significativa iniziativa dell’Unesco, cnhe invita i fotografi professionisti di tutto il mondo a partecipare ad un bando e a inviare foto di giornalisti mentre svolgono il loro lavoro. Il termine di presentazione è il 15 luglio.

  • Violenza on line contro le giornaliste, in corso una ricerca globale

    L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) e il Centro internazionale per i giornalisti (ICFJ) hanno lanciato un sondaggio mondiale sulla piaga della violenza contro le giornaliste, attraverso la Rete.

  • Violenze e minacce ai giornalisti, allarme Unesco per il prossimo p'anno elettorale'

    Sono 38 i giornalisti uccisi nel 2023 mentre operavano in zone di guerra. Molti più che nel 2022 (28) e nel 2021 (20).