Il presidente Mattarella ricorda il giornalista Giuseppe Fava ucciso dalla mafia

“L’indipendenza dell’informazione e la salvaguardia del suo pluralismo sono condizione e strumento della libertà di tutti, pietra angolare di una società sana e di una democrazia viva”. Sono le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del ricordo dell’assassinio di Giuseppe Fava, avvenuto 40 anni fa per mano mafiosa.

“Sono trascorsi quarant’anni dal vile assassinio per mano mafiosa di Giuseppe Fava, giornalista che ha messo la sua passione civile al servizio della gente e della Sicilia, impegnato nella battaglia per liberarla dal giogo della criminalità e dalla rete di collusioni che consente di perpetuarlo”. Ha sottolineato il presidente della Repubblica che ha aggiunto: La mafia– lo uccise per le sue denunce, per la capacità di scuotere le coscienze, come fece con tanti che, con coraggio, si ribellarono al dominio della violenza e della sopraffazione e dei quali è doveroso fare memoria. Fava ha fatto del giornalismo uno strumento di irrinunciabile libertà.

Ultima modifica: Dom 7 Gen 2024