Per l'Usigrai la questione della Rai 'si risolve in Parlamento'

Il segretario dell’Usigrai Daniele Macheda ritiene che il problema della Rai «non si risolve con i sit-in, ma in Parlamento».

E prosegue: «Noi in parlamento siamo andati per proporre una riforma che garantisca la certezza di risorse. Lo abbiamo fatto anche di recente per dire la nostra sul Media Freedom Act, che, dopo che si è sminato in quel testo un rischio forte di controllo dei giornalisti, delinea la strada dell'indipendenza dei media».

È un distinguo di metodo, il suo, rispetto alla manifestazione di una parte dell’opposizione davanti alla sede Rai di viale Mazzini.

Macheda annuncia di aver avviato la campagna di ascolto 'Rai 2027', per sentire i cittadini che «con le loro organizzazioni devono dire quale è il servizio pubblico che si aspettano ».

Con il segretario Usigrai e la segretaria generale Alessandra Costante e il presidente della Fnsi, Vittorio di Trapani, c’erano rappresentanti dell'Ordine dei giornalisti nazionale e del Lazio, di Slc Cgil, Rete NoBavaglio, Articolo21, MoveOn.

Anche per Costante i sit-in non possono dare forza alla protesta. «Vanno bene, danno senz'altro visibilità, ma le forze politiche hanno prima di tutto l'obbligo di andare in parlamento e presentare leggi di riforma».

Ultima modifica: Mer 7 Feb 2024