Ucsi Veneto: gli auguri e l’invito all’assemblea del 6 aprile a Vicenza

Pubblichiamo la newsletter periodica dell'Ucsi Veneto, che sabato 6 aprile terra la propria assemblea regionale.

Anzitutto buona Santa Pasqua a tutte e a tutti!
Un augurio che va al di là della consuetudine e del dovuto; certo, per quanto scrive don Bruno Cappato in questa newsletter, ma anche perché tra guerre combattute con armi fisiche o virtuali (propaganda e fake news) e, più vicino a noi, per la costante eclissi del giornalismo tradizionale, soffermarci sul ruolo della nostra professione alla Luce della Verità ci può illuminare nelle scelte di questo tempo difficile.

Più concretamente, proprio per percorrere (ancora) questo cammino,
UCSI Veneto il prossimo 6 Aprile celebrerà la sua Assemblea elettiva, a Vicenza.
Un momento importante al quale spero tutte/i voi vorrete partecipare.
Quindi, ricapitolando, l'appuntamento è per:
Sabato 06 Aprile alle ore 10.00
c/o il Centro diocesano Monsignor Arnoldo Onisto
Viale Ferdinando Rodolfi, 14/16
Vicenza

L’ordine del giorno è il seguente:

Ore 10:00 (puntuali)

- Saluto del Presidente agli ospiti e ai partecipanti

- Saluti introduttivi

- Elezione del Presidente dell’Assemblea

- Insediamento Commissione verifica poteri

- Saluto del Presidente nazionale UCSI Vincenzo Varagona

- Relazione introduttiva del Presidente uscente UCSI Veneto Mimmo Vita

- Intervento dei soci

Ore 11.15

- Inizio procedure di voto e a seguire scrutinio, mentre continua la discussione

Ore 11:45

- Lettura esito del voto e proclamazione dei nuovi membri del Consiglio direttivo UCSI Veneto (si ricorda che poi, in altra sede, i neoeletti procederanno con l'elezione delle cariche: Presidente, Vice Presidenti, Segretario, Tesoriere)

Ore 12:00 – 13:00

- Visita al Museo storico scientifico del Seminario di Vicenza

Vi aspetto e, augurandovi ancora una Santa Pasqua - anche a nome di tutti i colleghi e le colleghe del direttivo regionale: Nicoletta Martelletto, Stefano Filippi, Sabina Fadel e Silvio Scacco -, vi lascio con la riflessione di don Bruno Cappato.

Mimmo Vita
Presidente UCSI Veneto

L’annuncio pasquale atteso da Maria

Sempre, pensando al tempo che corre velocemente, conoscendo e sperimentando soprattutto il peso delle croci quotidiane, tutti ci si interroga sul senso del proprio vivere, sul valore delle esperienze più significative della nostra esistenza. Di lì nasce quella nostalgia di vita, di cielo, di amore e di gioia che il cuore vorrebbe – con tutte le sue forze – veder compiersi per sempre nella condizione umana.

Di lì la ricerca di tanti uomini e donne – possiamo dire – della luce della verità sul senso dell’esistenza.
Molte volte lo sforzo è visibile nel pensiero di persone amanti della verità; appare questo desiderio in particolare dalle parole dette e scritte; filosofi, pensatori, teologi e ricercatori appassionati della verità in tanti campi per cui teorie e pensieri appaiono come tappe di ricerche essenziali da condividere o da ricercare nella prospettiva di uno spazio della mente e dell’animo inesauribile, come dimensione inesausta della ricerca.
Pellegrini verso la verità è stato definito il moto dell’anima e della mente di chi raccoglie nel grembo della memoria l’umiltà del mendicante e la ricchezza dei doni scoperti.

Oggi prevale, però, tranne poche eccezioni, la ricerca su ambiti nuovi, ossia si è orientati molto diversamente dal passato, si è più legati alla concretezza della tecnologia che il più delle volte, con tutte le sue promesse di efficienza, invade il nostro mondo a tutti i livelli ed età.
Ma ecco che un fatto ci scuote e ci illumina: di fronte al mondo appare, soprattutto in questo tempo pasquale, la forza della fede che arriva a cogliere attese e promesse con una sua luce indirizzata a tutti gli uomini e le donne.
Non solo nel mondo delle parole si dispiega la promessa e l’attualità della Pasqua di Risurrezione, ma dalla concretezza di una vita nuova che il Risorto propone nella verità di quel contatto concreto offerto più volte ai discepoli divenuti i testimoni della vittoria sulla morte nella concretezza dei gesti.
Possiamo pensare il cammino doloroso e subito gioioso della Madre di Gesù e ci soccorrono le parole del canto che nella processione quotidiana al Santo sepolcro, giunti alla Cappella della apparizione alla Vergine, i fedeli, prima di concludere la processione cantano le seguenti invocazioni a Maria:

Rallegrati Madre di Cristo:
Colui che vedesti condannato a morte
è risorto come aveva detto.
Esulta, o fulgida stella
Colui che vedesti inchiodato a una croce
è risorto come aveva detto
Rallegrati o immenso mare di pianto:
Colui che vedesti morire è risorto come aveva detto
Gioisci o fiore dal profumo soave
Colui che piangesti sepolto è risorto come aveva detto
Esulta o divina Madre di Cristo
Colui che vedesti glorioso è risorto
come aveva detto
Alleluia, alleluia, alleluia.

Buona Pasqua di Risurrezione a tutti!

Don Bruno Cappato
Consulente ecclesiale UCSI Veneto

Ultima modifica: Lun 1 Apr 2024