Una tifoseria italiana da qualche tempo ha avuto la “bella idea” di inventare un coro che contiene una bestemmia. Si tratta di un “coro a ripetizione”, ovvero di quelli che vengono cantati anche per interi quarti d’ora, a volte addirittura per un tempo intero.
Gli stadi vuoti amplificano i rumori dal campo, anche gli insulti e le parole "pesanti". L'assenza dei tifosi sugli spalti rivela una realtà sconcertante, quella di professionisti con stipendi da milioni di euro che si abbandonano spesso a provocazioni e turpiloquio. Qualche mese fa, con le tribune ancora piene, il nostro Riccardo Clementi aveva scritto questo pezzo sull'inciviltà di (certi) tifosi (ar)
L'uso della bestemmia negli stadi è vergognosa. E, tuttavia, non è che l’ultimo segnale di quella progressiva degradazione del mondo del calcio che ha condotto, e non è un caso, anche a pessimi risultati sportivi, almeno per l’Italia.
Nel settembre del 1998 ho contattato i referenti di sei associazioni di Roma che avevano in programma dei laboratori per trasformare il tifo sportivo in arte creativa.