vaticano,

  • E' morto Navarro Valls, per 22 anni direttore della sala stampa vaticana

    È morto Joaquín Navarro-Valls, che per 22 anni (dal 1984 al 2006) è stato direttore della sala stampa vaticana.
    Aveva 80 anni e da tempo era malato. Il suo mandato è legato in modo particolare al pontificato di Giovanni Paolo II.
    “Continua a sorridere”, ha scritto in un tweet l’attuale direttore Greg Burke, postando una foto che lo ritrae sorridente con il Papa.

    In una intervista del 2014, pubblicata anche sul sito di Radio Vaticana, Alessandro Gisotti gli chiedeva quale fosse, nelle comunicazioni sociali, l’eredità più duratura della testimonianza di Giovanni Paolo II. E lui rispondeva:
    Penso che sempre, non soltanto nella Chiesa ma anche nella vita sociale, abbiamo trovato delle persone che sembrano avere una chiarezza straordinaria nel dire che cosa non si deve fare e cosa non si dovrebbe essere, ma allo stesso tempo sembrano non avere la stessa chiarezza nel definire e nel comunicare che cosa si può essere o verso dove si dovrebbe camminare se si vuole essere migliori. Naturalmente questa etica al contrario, lascia nell’animo l’attrito dell’ambiguità, non entusiasma mai. Giovanni Paolo II era completamente diverso! Penso che questo sia rimasto come un modo di evangelizzare, di comunicare la verità cristiana. Questa affermazione della verità cristiana deve essere propositiva. Per esempio, Giovanni Paolo II parlava di più della bellezza dell’amore umano che dei rischi di una sessualità capricciosa. Non parlava quasi mai dell’egoismo e, invece, quasi sempre di come sarebbe stupendo un mondo fatto di generosità. Questo modo propositivo di comunicare le verità cristiane entusiasma, attira e io penso che questo rimane l’esempio, l’insegnamento di Giovanni Paolo II”.

    foto: AgenSIR

  • I 33 anni del Centro Televisivo Vaticano

    Trentatré anni fa nasceva il Centro Televisivo Vaticano, voluto da Papa Giovanni Paolo II nel 1983.

    Scopo principale del CTV è quello di “contribuire all’annuncio universale del Vangelo, documentando con le immagini il ministero pastorale del Papa e le attività della Sede apostolica”, celebrazioni, udienze, Angelus, Messe, viaggi papali e altre manifestazioni, in collaborazione con organi di informazione nazionali e internazionali. Di particolare qualità la produzione di documentari in diverse lingue oltre alla presenza di un prezioso archivio di immagini televisive. Oggi il CTV è impegnato nell’utilizzo di nuove tecnologie per la diffusione del messaggio del Papa.  Negli anni, anche attraverso la guida di grandi esponenti del mondo televisivo come Emilio Rossi, e’ cresciuto guardando sempre al futuro e alla tecnologia

    La riforma dei media vaticani voluta da Papa Francesco e che è affidata alla Segreteria per la Comunicazione, “condurràora ad un sistema multimediale unico con una direzione editoriale unitaria che terrà conto sia dell’aspetto multilinguistico che multiculturale”, come ha spiegato monsignor Dario Edoardo Viganò.

  • La comunicazione di tre papi nel libro di Padre Lombardi

    Padre Federico Lombardi racconta in un libro il suo servizio ai Papi e alla Santa Sede. Il volume edito da "Ancora-La Civiltà Cattolica" si intitola "Papi, Vaticano, Comunicazione" con la prefezione di Ferruccio De Bortoli.

  • La prima riunione plenaria del Dicastero vaticano per la Comunicazione

    La Segreteria per la Comunicazione, il nuovo dicastero vaticano voluto da Papa Francesco per ripensare l’intero sistema di comunicazione della Santa Sede, tiene la prima riunione plenaria dei suoi membri (6 cardiali, 7 vescovi, 3 laici – di cui due donne – esperti di comunicazione) provenienti dai diversi continenti.

  • Riforma dei media vaticani: le associazioni del Copercom incontrano mons. Viganò

    Di riforma dei media vaticani, della comunicazione di Papa Francesco e delle domande che questa pone alla Chiesa italiana, ai media cattolici, alle associazioni e ai movimenti, si èparlato all'incontro del 13 ottobre con monsignor Dario Viganò, prefetto della Segreteria per la comunicazione della Santa Sede, con le 29 associazioni del Copercom, di cui fa parte anche l'Ucsi. Il processo di riforma dei media vaticani non èuna novità, ha spiegato Monsignor Viganò, poiché ètra il 1996 e il 2000 che cominciòa svilupparsi una riflessione sullesigenza di coordinare i media vaticani, proseguita poi dopo che la comunicazione del Giubileo del 2000 aveva mostrato alcune disfunzioni.  Di qui lavvio di commissioni incaricate di studio sugli aspetti funzionali di coordinamento, e su quello dei costi. Nell'ambito della riforma della curia avviata da Papa Francesco con il consiglio dei 9 cardinali ci si èoccupati anche della riforma dei media, ormai in corso e che dovrebbe compiersi nel corso di 4 anni dal suo inizio. Superate le onde corte, ha annunciato Viganò, Facebook e il Vaticano raggiungeranno presto un accordo per far arrivare la parola del Papa in 44 paesi dellAfrica. 

  • Vaticano: 'contrastare cultura dell'odio, anche sui social'

    “Non possiamo prevenire e contrastare la cultura dell’odio e promuovere invece una cultura dell’amore e dell’amicizia senza una sana educazione delle future generazioni in tutti gli spazi in cui vengono formate: in famiglia, nella scuola, nei luoghi di culto e sui social media”, ammonisce il Dicastero vaticano per il dialogo interreligioso in un messaggio ai musulmani del mondo per il Ramadan.