A Torino il premio "Carlo Castelli", concorso letterario per i detenuti. E con Ucsi si riflette sul 'racconto del carcere'

Si svolgerà a Torino il 28 e 29 settembre la XVI Edizione del Premio Carlo Castelli, concorso letterario dedicato ai detenuti delle carceri italiane organizzato e promosso dalla Società di San Vincenzo De Paoli in collaborazione con il Ministero della Giustizia e , con i patrocini di Camera, Senato, Dicastero per la Comunicazione, TV2000 Radio InBlu e Ucsi Nazionale.

Il Premio Carlo Castelli è un concorso letterario organizzato e promosso dal Settore Carcere e Devianza della Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV. Vi partecipano detenuti di tutta Italia. Ogni anno viene scelto un carcere od un IPM per ospitare la cerimonia durante la quale vengono letti e premiati i racconti scelti da un’apposita giuria. La scorsa edizione si è svolta a La Spezia, con il patrocinio di Camera, Senato, Ministero della Giustizia, il Pontificio Dicastero per la Comunicazione, TV2000 e UCSI ed il riconoscimento della Speciale Medaglia conferita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La XVI Edizione, dal titolo “Diario Dentro, pensieri dalla mia cella” si terrà presso la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino venerdì 29 settembre 2023 a partire dalle ore 9.30. Ai primi tre classificati verrà riconosciuto un doppio premio in denaro: una parte che verrà assegnata all’autore ed una seconda parte che, a nome del vincitore, verrà devoluta ad un progetto da realizzarsi in una delle carceri italiane aderenti. Questa è una particolarità importante del premio, perché chi scrive avrà la possibilità di riscattarsi facendo del bene.
Giornate scandite da routine identiche le une alle altre fanno della detenzione un eterno istante sospeso, come se il calendario avesse rinunciato a scorrere.

In questo tempo dilatato, la scrittura può essere un buon antidoto per non perdere la testa: attraverso le parole si può fare pace con il proprio passato ed i propri errori, elaborare il dolore e coltivare un nuovo futuro. Gli elaborati dei detenuti ci permettono di conoscere un mondo che spesso ignoriamo. Talvolta, vivere attraverso le parole degli autori la loro detenzione ed il loro pentimento, diventa un invito a non delinquere per “chi sta fuori”.

Come raccontare il carcere?
Nell’ambito del Premio Letterario Carlo Castelli, UCSI Piemonte organizza il Corso di Formazione promosso dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, organizzato da UCSI Piemonte in collaborazione con la Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV dal titolo: “Il carcere visto da fuori”, che si terrà giovedì 28 settembre dalle ore 19.00, presso la sala teatro del Santuario di Santa Rita in Via Giuseppe Vernazza 26/B a Torino: una serata durante la quale sarà possibile incontrare istituzioni, cooperative e associazioni che impiegando detenuti, ex-detenuti e persone in messa alla prova, offrono a tutte queste persone una preziosa opportunità per costruirsi una nuova vita e per uscire dalla spirale della detenzione.

Come fare in modo di ricercare, verificare e diffondere un’informazione più equilibrata e obiettiva sulla realtà carceraria, per imparare a non spettacolarizzare le notizie e a non presentarle con toni volutamente allarmistici per cercare un consenso puramente consumistico. Occorre invece il massimo rispetto per il disagio delle vittime e dei loro famigliari, ma anche per quei detenuti (che ricordiamo non tutti sono rei) che soffrono all’interno delle strutture, per chi si è pentito dei propri errori e tenta di scrollarsi di dosso lo stigma con il desiderio di ricomporre i pezzi di una vita infranta ed anche

il disagio di poliziotti ed operatori che vivono una quotidianità tra le più difficili. Per raggiungere questo obiettivo tenteremo di rimuovere scontati pregiudizi e adottare un linguaggio corretto non soltanto nella forma, ma che non perda mai di vista i principi etici.

Un’ampia relazione verrà dedicata ai temi della giustizia riparativa, come trattarla, come far sì che il lettore ne comprenda le potenzialità per costruire un domani migliore per la vittima, per il reo e per l’intera società. Infine, verrà evidenziato il valore pedagogico del racconto dell’esperienza carceraria, capace di incoraggiare i più giovani a prendere le distanze dalla tentazione di delinquere.
Il programma:
Saluti di:
• Paola Da Ros, Presidente della Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV
• Alessandro Ginotta, Presidente UCSI Piemonte
• Valentina Noya, Direttrice del festival LiberAzioni
• Monica Gallo, Garante delle persone private della libertà - Città di Torino
Relazioni di:
• Vincenzo Varagona, Giornalista, Presidente nazionale Unione Cattolica Stampa Italiana
• Marina Lomunno, Giornalista, Coordinatore redazionale La Voce e il Tempo
• Maria Agnese Moro, Giornalista pubblicista, La Stampa
Il corso è presente sulla piattaforma https://www.formazionegiornalisti.it/ e dà diritto a 2 crediti deontologici.

La giuria
Compongono la Giuria del Premio Carlo Castelli: Luigi Pagano, consulente del Difensore civico della Regione Lombardia, già direttore di molti istituti tra cui: Pianosa, Nuoro, Asinara, Alghero, Piacenza, Brescia e Taranto, Milano San Vittore; Maria Agnese Moro, giornalista, figlia dello statista Aldo Moro; Carla Chiappini, coordinatrice della redazione di “Ristretti Orizzonti” dal carcere di Parma; Maria Cristina Failla, giudice penale, civile e tutelare, presidente del tribunale di Massa; Wilma Greco,docente Casa Circondariale di Agrigento; Anna Maria Corradini, consulente filosofico, Pontificia Università Antonianum; Luigi Dall’Ara, volontario penitenziario Società di San Vincenzo De Paoli.
Carlo Castelli

La XVI Edizione del Premio Carlo Castelli si celebra a Torino, in occasione del 25° dalla scomparsa del volontario carcerario a cui è stato intitolato il concorso.
Nato a Torino il 9 febbraio 1924, Carlo Castelli entra nella Società di San Vincenzo De Paoli all’inizio degli anni ´60, impegnandosi nei vari campi assistenziali e caritativi con profonda e fraterna dedizione al bene del prossimo. Nei primi anni ´70 decide di rivolgere la sua attenzione al settore carcerario, scelta che caratterizzerà tutta la sua azione di volontariato sociale, ispirato a un cristianesimo militante vicino ai più deboli e ai più bisognosi. Come assistente volontario nelle carceri del Piemonte, in particolare a Torino, Fossano e Saluzzo, matura negli anni una serie di esperienze personali che l’arricchiscono nel profondo, consentendogli, grazie alla preziosa collaborazione di molti confratelli e consorelle e al coinvolgimento dei vari settori istituzionali, di operare fattivamente sul territorio con interventi mirati al recupero individuale e sociale del detenuto e al suo progressivo reinserimento nel mondo del lavoro.
Negli anni successivi, sino alla morte sopraggiunta improvvisa il 19 maggio 1998, prosegue con crescente impegno la sua attività all’interno e all’esterno delle carceri, ampliando il suo raggio d’azione a livello nazionale e cercando di sensibilizzare in modo adeguato i responsabili istituzionali, del potere politico e giudiziario a concretizzare proposte e iniziative di riforma nell’ambito penitenziario.

Fonte: Ucsi Piemonte

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Ultima modifica: Gio 21 Set 2023