Opinioni

Piccoli editoriali per la condivisione e il confronto

Il duro compromesso per i giovani giornalisti. E la dignità che sarebbe necessaria

Non si trovano lavoratori”: questo sembra il tormentone della stagione estiva 2021, una frase che nelle ultime settimane riecheggia costante nei servizi televisivi dedicati ai ristoratori, agli albergatori, agli stagionali della villeggiatura estiva. Suona strano che tale criticità emerga proprio da quei settori che più di altri hanno subito le drastiche conseguenze della chiusura prolungata, da quei settori nei quali, verrebbe naturale pensare, al primo spiraglio di riapertura le scrivanie dei dirigenti dovrebbero riempirsi dei CV di giovani pronti finalmente a lavorare dopo tanto tempo fermi...

Giovani giornalisti al Sud: 'La professione che conoscevamo non esiste più'

Amico mio, ti dico la verità, non credo più nella possibile redditività di questo mestiere: sono stanco di inseguire persone, progetti, compensi. Tutti chiedono tanto ma non danno nulla”. Andrea (nome di fantasia) è uno dei colleghi più in gamba che conosca nel panorama del giornalismo sportivo della Sicilia orientale, ma è uno dei tantissimi che sembra gettare la spugna rispetto all’idea di fare il giornalista. Non è poi così tanto “giovane” essendo vicino ai 40 anni: ma per una società che rifiuta l’idea dell’età adulta, dell’anzianità o della morte, probabilmente è talmente giovane da dovere essere ancora ritenuto uno che deve lavorare pressoché gratis per “fare la gavetta... 

E il mio maestro mi insegnò com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire

E guarirai da tutte le malattie. Perché sei un essere speciale. Ed io, avrò cura di te”: questo vorremmo poter dire a Francesco Battiato, per tutti Franco, che ci ha lasciati in queste ore, dopo aver accompagnato generazioni di italiani dall’inizio degli anni ’70.

I cinque sensi del giornalista (in memoria di Nadia)

Pensare, riflettere, parlare, scrivere, precisare, chiedere, ascoltare, cercare einterrogarsi sono tutte azioni ordinarie nella professione di comunicatori e giornalisti. Quando c’è tuttavia un coinvolgimento personale tutto diventa più delicato e complesso al contempo. E’ questa l’esperienza vissuta con Nadia De Munari, volontaria dell’Operazione Mato Grosso (OMG) aggredita a Nuevo Chimbote (Perù) e morta per le lesioni riportate il 24 aprile scorso.