GRUPPO ESPRESSO SPERIMENTA GIORNALISMO “ALL SOCIAL”: NASCE TESTATA LA CRONACA ITALIANA
Il nuovo progetto di Finegil, il network di quotidiani locali del gruppo, vive solo su Facebook e Twitter, dove racconterà storie vicine alla gente. I contenuti sono curati dalla redazione romana dell'AGLLa-Cronaca-Italiana-social-finegil-espresso. Non andrà in edicola e non avrà neppure un sito internet, ma vivrà solamente sui social.La testata vivrà attraverso una pagina Facebook e un account Twitter, canali attraverso cui cercherà di adeguare il proprio “battito” a quello dei suoi fan e follower, raccontando storie vicine a loro: storie locali, soprattutto, ma che possono avere un respiro nazionale; oppure “storie” nazionali che però incidono sulla vita quotidiana di tutti.
«Abbiamo voluto sperimentare una modalità di informazione nuova e innovativa – ha spiegato a Engage una fonte interna al Gruppo -. Tutto è partito dalla considerazione che le nostre testate locali sono molto ben radicate sul territorio, e dunque esiste un forte potenziale di utenza che sui social può trovare un modo nuovo di fruire dell’informazione locale prodotta dal network, anche partecipando ad essa. La cosa interessante di un progetto come La Cronaca Italiana, infatti, è che, vivendo solo sui social, può e deve autoalimentarsi anche con i contributi e i feedback degli utenti».
Al momento dietro questo progetto non c’è un business model vero e proprio: vivendo solo sui social, infatti, è gratuito e non contiene pubblicità. I contenuti de La Cronaca Italiana saranno sia originali sia condivisi da altre testate. Certamente, il fatto che a curarne gli aspetti editoriali sia AGL fa sì che l’apporto proveniente dalle altre testate locali sia molto forte, e non per nulla, la foto di copertina scelta per la pagina Facebook del progetto è proprio un collage delle prime pagine delle testate locali di Gruppo Espresso. «Per ora vogliamo che La Cronaca Italiana sia un’entità autonoma, ma non è escluso che in futuro possano esserci maggiori sinergie con le altre testate del gruppo, anche a livello di possibilità di visibilità».
«La quantità di informazioni che ci viene propinata ogni giorno spesso ci impedisce di cogliere, intercettare, capire ciò che serve davvero – scrive Andrea Iannuzzi, direttore Agl, in un articolo in cui racconta il progetto -. La Cronaca Italiana spera di rivelarsi uno strumento utile a togliere il superfluo (che non è sinonimo di “leggero” o “divertente”, sia chiaro) analizzando con attenzione il modo in cui reagirete alle nostre proposte, il vostro gradimento, le vostre interazioni e cercando di modulare l’offerta grazie a questo ascolto continuo».
«Non stiamo vendendovi un prodotto – aggiunge Iannuzzi -. Le nostre testate locali svolgono già egregiamente il proprio lavoro, sono apprezzate da un numero sempre crescente di lettori online, tanto sui loro siti quanto sui canali social. Quello di informare le nostre comunità resta il nostro impegno principale. E un servizio in più, gratuito, come La Cronaca Italiana nasce con l’intento di migliorare questo impegno». (ENGAGE)
Katharine Viner è il nuovo direttore, o meglio direttrice del Guardian. Lo ha deciso il trust che controlla la testata. Viner è la prima donna a guidare la testata inglese dalla sua fondazione nel 1821. Per la seconda volta il Trust ha scelto il direttore designato dalla redazione. Viner infatti è stata scelta dai suoi colleghi all’interno di una rosa di quattro autocandidature. Viner è attualmente a capo dell’edizione americana del Guardian e si insedierà in estate, quando finirà il mandato di Alan Rusbridger, attuale direttore. Lo scorso 25 febbraio quattro candidati che hanno fatto domanda per prendere il posto di Alan Rusbridger sulla poltrona di direttore del Guardian hanno presentato alla redazione del giornale la propria visione strategica per il futuro della testata rispondendo alle domande dei 400 giornalisti presenti. Nella rosa dei candidati: Emily Bell, direttrice del Tow Center for Digital Journalism della Columbia University e direttrice non esecutiva dello Scott Trust; Wolfang Blau, direttore della digital strategy di Gnm; Janine Gibson, direttrice di theguardian.com; e Katharine Viner, direttrice della versione statunitense del sito. (REUTERS)
Paolo Pollichieni è il nuovo direttore editoriale dell’agenzia di stampa “Il Velino/Agv news”. Nato a Locri il 9 maggio del 1957, Pollichieni è attualmente il direttore responsabile del Corriere della Calabria, testata on line nata come settimanale cartaceo nel 2011, incarico che manterrà.Giornalista professionista dal 1992 ha lavorato prevalentemente per la carta stampata. Fino al 2010 ha diretto il quotidiano Calabria Ora dopo averne guidato la redazione romana. In precedenza è stato capo della redazione di Reggio Calabria della Gazzetta del Sud.
“Colui che subentrerà al direttore Ferruccio De Bortoli uscirà da una rosa di nomi” che sarà indicata dal Cda di Rcs prima dell’assemblea per il rinnovo del board ad aprile. E’ quanto ha indicato Piergaetano Marchetti, presidente della Fondazione Corriere della Sera e consigliere della società editrice del quotidiano, a margine del Festival Città Impresa. “Seppure informalmente – ha spiegato Marchetti all’ANSA – una riunione del Cda è stata programmata, ma non sappiamo ancora se avrà all’ordine del giorno questo tema. Per ora in consiglio non se ne è parlato e soprattutto non si sono fatti nomi”. “Ci sarà una riunione prima dell’assemblea – ha proseguito – e in quell’occasione vedremo cosa il ‘comitato nomine’ proporrà. Personalmente credo sia molto probabile venga stilata una rosa di nomi da cui poi il consiglio sceglierà”. “L’assemblea è in calendario per il 23 aprile – ha concluso Marchetti – quindi è presumibile che la riunione si terrà dal 13 al 22 o il 23 stesso”. (ANSA)
La Federazione europea dei giornalisti (Efj) e il suo gruppo freelance (Freg), in collaborazione con l'Unione dei giornalisti tedeschi (Djv), organizzano per il 21 aprile, ore 12, un nuovo webinar sul tema della sicurezza sociale per i giornalisti freelance in Europa, una tema sempre più importante in tempi di crescente flessibilità.Ivan Declercq, consigliere freelance per l'Associazione dei giornalisti fiamminghi (Vvj) offrirà alcuni esempi su quanto accade in Paesi europei quali il Belgio, i Paesi Bassi, la Francia, la Norvegia.