Professione

Le notizie che riguardano il giornalismo e la comunicazione

INSI: IN GUERRA O PER LA CRIMINALITÀ,134 GIORNALISTI UCCISI NEL 2013

csm INSILOGO2014 NOTAGLINE 01 49a51eb2f1Sono 134 i giornalisti e gli operatori dei media rimasti uccisi nel 2013 mentre esercitavano la loro professione, la maggior parte dei quali in attacchi deliberati, riferisce l’International News Safety Institute (Insi) di Londra. Di questi, 65 sono morti coprendo conflitti armati – soprattutto in Siria (20) e Iraq (16) -, 61 coprendo notizie relative a crimini e corruzione, e 18 in incidenti.
Il totale è inferiore ai 152 morti registrati nel 2012, ma si è verificato un aumento degli attacchi, minacce e rapimenti rivolti ai giornalisti, che spesso non vengono denunciati, si legge nello studio dell’Insi, intitolato “Killing the Messenger”. Le vittime sono principalmente reporter locali: 123 professionisti dell’informazione sono morti mentre coprivano notizie del proprio paese. Dei 20 morti registrati in Siria, 16 erano del posto.
“La maggior parte dei giornalisti è stata attaccata direttamente e gli spari sono stati la prima causa di morte (in 85 casi)”, continua il rapporto. Altri reporter sono stati uccisi in esplosioni, accoltellamenti, pestaggi, strangolamenti, tortura o incidenti.Dopo Siria e Iraq, citati dall’istituto come i paesi più pericolosi per i giornalisti lo scorso anno, seguono Filippine (14), India (13) e Pakistan (9). Nel 2012, 28 reporter erano morti in Siria, 18 in Somalia, 12 in Nigeria, 11 in Messico e 11 in Pakistan. (INSI)

ARABIA SAUDITA: PRIMA DONNA NELLA STORIA DIRETTORE GIORNALE

Somayya-Jabarti-editor-Sa-009-kaY--401x175Corriere-Web-SezioniPer la prima volta nella storia del Regno saudita, una donna è stata nominata direttore di un quotidiano nazionale: Somayya Jabarti guiderà il giornale in lingua inglese "Saudi Gazette". "Essere la prima donna saudita direttore di un quotidiano raddoppia le responsabilità", ha confessato Jabarti ad al Arabiya.L'annuncio della sua nomina è stato dato dal direttore uscente, nel suo editoriale di commiato: "Ha collaborato con me per 13 anni e per quasi lo stesso periodo di tempo ho puntato a veder entrare una donna saudita nel bastione dei direttori dominato dagli uomini". L'ex direttore ha tenuto a precisare che "non è stata una questione di genere, ma di merito a decidere" la nomina di Jabarti.Nell'intervista ad al Arabiya, il nuovo direttore ha ricordato che il quotidiano conta circa 20 giornalisti, di cui solo tre sono uomini. "La maggioranza dei nostri giornalisti sono donne e non perchè abbiamo pregiudizi e preferiamo le donne agli uomini - ha detto - ci sono più donne che sono interessate al lavoro di giornalista e che sono giornaliste". (TMNEWS)

EDITORIA: CRISI ADNKRONOS E MAK, COMUNICATO CDR (ATTENZIONE ALLA VERTENZA)

adnkronosSi è svolto presso la Fieg un nuovo incontro tra le Organizzazioni Sindacali e i rappresentanti dell'Editore dell'Adnkronos, a seguito della procedura di licenziamento collettivo di 20 giornalisti e 3 poligrafici avviata dall'Azienda lo scorso 27 gennaio, facendo ricorso alla legge 223/91. I Comitati di Redazione dell'Agenzia Adnkronos e di Mak-Multimedia Adnkronos prendono atto della richiesta di una pausa di riflessione avanzata dall'Azienda a seguito della ribadita volontà da parte della Fnsi, dell'Associazione Stampa Romana e dei Cdr di respingere con forza la procedura avviata. I Cdr rimangono in attesa dell'incontro fissato per il prossimo 3 marzo presso la Fieg, auspicando che in quella sede si possa ricondurre il confronto con l'Editore nell'alveo delle corrette relazioni sindacali e negoziali. I Cdr confermano lo stato di agitazione e rinnovano l'appello alle Istituzioni, al Governo, alle forze politiche e ai colleghi delle testate italiane affinché venga mantenuta alta l'attenzione sulla vertenza Adnkronos che rischia di creare un pericolosissimo precedente per tutto il comparto dell'editoria nazionale. (ADNKRONOS)

GIORNALISTI:ODG, ONLINE IL CORSO PER IL RICONGIUNGIMENTO

fpc-dc5d59412fE’ disponibile all’indirizzo www.formazionegiornalisti.it il corso on line, parte essenziale dell’iter del ricongiungimento che consente ai colleghi pubblicisti, in possesso dei requisiti previsti dalla delibera del Cnog n.199/2013 del 18.12.2013, di accedere all’esame per diventare professionisti. Alcuni Consigli regionali – scrive l’Odg in una nota – hanno già accolto le domande presentate, valutando nel merito la documentazione prodotta, così riconoscendo un diritto a colleghi che vengono mortificati dalle condizioni nelle quali sono costretti da anni a lavorare e possono, in questo modo, avere almeno la soddisfazione di essere riconosciuti anche formalmente come professionisti dell’informazione. È stato un percorso lungo. Il Cnog aveva deciso il ricongiungimento fin dal 14 marzo 2013 con delibera n. 75. C’erano state alcune osservazioni da parte di Consigli regionali. Ne era nato un confronto che ha portato alla delibera del 18 dicembre 2013 che assorbe quasi tutte le preoccupazioni manifestate dai Consigli regionali, nella riunione del 30 ottobre dello scorso anno. Il Cnog – continua la nota – ha ritenuto che non fosse possibile, come la consulta dei presidenti e vice presidenti degli Odg regionali aveva chiesto, prevedere il ricongiungimento senza limiti temporali ed ha deciso di stabilire una diversa e più bassa soglia di reddito, consapevole della devastante situazione esistente e con il conforto dell’opinione favorevole di non pochi tra gli stessi rappresentanti degli Odg regionali. I colleghi in possesso dei requisiti previsti possono, quindi, presentare le loro domande sulle quali i Consigli regionali sono tenuti a deliberare.(ODG)

EDITORIA/SPAGNA: A RISCHIO JAVIER MORENO, DIRETTORE DI EL PAIS

moreno1-380x253La cacciata, avvenuta nelle scorse settimane, di Pedro J. Ramirez, fondatore e direttore da 25 anni del quotidiano spagnolo El Mundo (Unidad Editorial), sta provocando un effetto domino nel mercato editoriale locale. Secondo quanto riferiscono siti iberici, anche il gruppo Prisa (indebitato con il sistema bancario per 3 miliardi) starebbe per dare il ben servito a Javier Moreno, direttore di El Pais, primo quotidiano iberico per diffusione. Al suo posto potrebbe insediarsi il responsabile di El Pais America, Antonio Cano. Regista del ricambio sarebbe il top manager Juan Luis Cebrian. Lo scossone, che, scrive milanofinanza.it, potrebbe seguire la rivoluzione impostata da Rcs per il suo principale quotidiano spagnolo, sta provocando forti malumori all’interno della redazione di El Pais e tra le varie anime sindacali e industriali. Dietro la possibile cacciata di Moreno ci sarebbero sempre i rapporti con la politica e il governo Rajoy, ovvero gli stessi motivi che per il mercato iberico avrebbero portato al benservito di Ramirez da El Mundo. (MILANOFINANZA)