Accordo tra Fieg e Abi, il giornale si potrà acquistare in banca
Si potranno acquistare i giornali e le riviste in banca, in quelle piccole realtà locali dove manca una edicola ma c’è una filiale o un’agenzia degli istituti di credito (in italia ce ne sono 27mila).
Questa è una delle possibilità che si aprono con il protocollo di intesa firmato dalla Federazione degli editori e dall’Associazione Bancaria Italiana, unite – si legge – “ nel comune interesse di tutela della libertà di informazione e di diffusione dell’educazione societaria, finanziaria e al risparmio e di più ampie e generalizzate finalità di progresso e sviluppo”.
A firmare l’accordo sono stati il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, e della Fieg, Andrea Riffeser Monti.
“Vogliamo mantenere un rapporto molto stretto con i cittadini – ha spiegato Riffeser Monti – di fronte alle fake news sui social dobbiamo ristabilire la correttezza professionale, con i giornalisti che a volte si trovano a lavorare in condizioni molto difficili. Questo con l’Abi sarà un accordo che si svilupperà nei prossimi anni. La banca potrà svolgere la funzione di distribuzione dei giornali e aiutare i cittadini a essere più informati”.
Per Patuelli questa intesa rappresenta un esempio di “confronto utile e innovativo, non ha precedenti; siamo in una fase di grandi trasformazioni sia nell’informazione che nel mondo bancario”.