Parità di genere: è l'obiettivo delle tv pubbliche d'Europa

Le tv pubbliche d’Europa, riunite sotto la sigla ‘EBU’, hanno realizzato un rapporto su pari opportunità e pari retribuzione. Si intitola ‘All Things Being Equal’ ("Tutte le cose uguali"), e i suoi membri condividono l’esperienza e le buone pratiche.

Il rapporto affronta anche il tema dell’equilibrio tra lavoro e vita privata e della protezione da molestie sessuali e discriminazione.

Le emittenti di servizio pubblico – si legge – “hanno la capacità di modellare la percezione del pubblico sui ruoli di genere e stanno aprendo la strada alla costruzione di luoghi di lavoro equilibrati di genere. Come servizi pubblici hanno il dovere di riflettere le società che stanno informando. Molti di loro hanno reso l'uguaglianza di genere una priorità assoluta nei loro luoghi di lavoro, il che ha portato a un cambiamento nella loro cultura”.

Quali dati emergono? Intanto le donne rappresentano il 44% degli addetti dei media di servizio pubblico in Europa. Le donne dirigenti però sono solo il 25% del totale. Il divario retributivo è del 19%.
Tra le buone pratiche viene citata quella di France Télévisions, dove nel 2013 è nata una rete interna, "Des Images et des Elles" che mira a indirizzare la rappresentatività e la visibilità delle donne nei media francesi. La rete oggi conta quattrocento membri attivi.

Ultima modifica: Lun 23 Dic 2019