Atti d'indagine, cosa cambia per i giornalisti

Nei prossimi giorni entrerà in vigore la nuova normativa sulle modalità “con cui vanno comunicati ai mass media le informazioni sui procedimenti penali e sugli atti d'indagine".

A Perugia il procuratore Raffaele Cantone, già a capo dell’anaca, annuncia le novità in una nota inviata alle forze dell’ordine. C’è il rischio di limitare il diritto all’accesso alle notizie, favorendo magari canali “non ufficiali”.

"La polizia giudiziaria "potrà rendere le informazioni soltanto attraverso comunicati ufficiali o conferenze stampa" e “i comunicati stampa, una volta diramati, saranno pubblicati sul sito istituzionale, in una sezione appositamente dedicata, in modo da essere consultabili da chiunque e reperiti in qualsiasi momento".

Sugli atti d'indagine "compiuti o ai quali ha partecipato la polizia giudiziaria", in base all'esame del decreto legislativo, il magistrato ritiene che questi siano "solo quelli posti in essere prima dell'iscrizione di una notizia di reato, come arresti in flagranza, fermi, sequestri probatori e preventivi".

Il decreto legislativo, viene sottolineato,vieta anche "l'assegnazione ai procedimenti penali, nei comunicati e nelle conferenze stampa, di denominazione lesive della presunzione d'innocenza". Niente più nomi “particolari” alle indagini, insomma, almeno nelle comunicazioni ufficiali.

Ultima modifica: Gio 9 Dic 2021