Agenzie di stampa, verso la riforma dei contratti

Le agenzie di stampa sono alle prese con l’incognita del contratto con il governo. Con il ‘’Milleproroghe’’ saranno prorogati di un anno, fino al dicembre 2023, i contratti attivi, mentre entro i prossimi sei mesi un comitato di esperti provvederà a «definire i criteri coi quali verranno stipulati i nuovi contratti, che dovranno partire dal 1 gennaio 2024».

Ci dovrebbe essere una distinzione fra le testate principali (quelle anche che hanno più giornalisti) e quella “specializzate”. Si pensa a non fare le gare per le prime, a bandi di gara specifici invece per le seconde.

Intanto il sottosegretario all’editoria Alberto Barachini rileva come il mercato televisivo si sia trasformato di più e meglio con l’ingresso degli Ott.

“Non si può dire altrettanto del settore dell’informazione tradizionale, dei quotidiani, perché c’è stata più fatica nel seguire un processo di trasformazione che a livello internazionale è certamente più complesso, ma che il mercato italiano ha un po’ sofferto”.

Barachini rileva il crollo drammatico delle vendite dei quotidiani (-36% in tre anni) non compensato dalla crescita delle copie digitali (+12%). Per lui va superata assolutamente la logica del “tutto gratis”, perché l’informazione di qualità si paga.

Ultima modifica: Ven 23 Dic 2022