Osservatorio Agcom: tutti i dati su tv, giornali, web. E la televisione perde utenti

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha pubblicato l’Osservatorio sulle Comunicazioni per l’ultimo trimestre 2022.

Nel settore televisivo, gli ascolti medi giornalieri diminuiscono del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2021. Anche la ‘prima serata’ fa registrare una flessione analoga.
Nel corso del 2022 gli ascolti nel “giorno medio” si sono ridotti, su base annua, di poco più di 800mila spettatori (dai 9,25 milioni a 8,44 milioni, -8,7%). Quelli dic “prime time” sono scesi di 2,23 milioni (-10,3%).
I primi nove canali del telecomando perdono quasi 500mila spettatori.

Per l’editoria quotidiana si conferma una tendenza al ribasso: c’è una flessione del 9,4% rispetto al 2021 e addirittura del 32,4% del 2018.
Nel 2022 le copie vendute in formato cartaceo si sono ridotte del 9,9% e del 36,4% rispetto al valore del 2018.
D’altro canto non c’è stata una grande crescita dei quotidiani venduti in formato digitale, che restano sulle 210mila copie al giorno. Il valore è inferiore a quello del 2021 del 6% ma supera di oltre il 12% quello del 2018.
Leggiamo sul rapporto che “i principali cinque quotidiani a diffusione nazionale considerati “generalisti” (in ordine di diffusione: Il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, L’Avvenire e Il Messaggero), lo scorso anno hanno registrato una flessione nella vendita di copie cartacee pari all’11,1% rispetto al 2021”.

Su internet, a dicembre, 44 milioni di utenti unici hanno navigato in rete in media per un totale di oltre 68 ore. Ai primi posti le grandi piattaforme internazionali (Alphabet/Google, META/Facebook, Amazon, Microsoft), che sono seguiti dai gruppi editoriali nazionali (Cairo Communication/Rcs Mediagroup, GEDI Gruppo editoriale, Fininvest/Arnoldo Mondadori Editore, MFE/Mediaset).

Ultima modifica: Sab 22 Apr 2023