Ciao, Massimo! La tua scomparsa lascia un grande vuoto
Quando non molti mesi fa abbiamo salutato a Rai Vaticano Massimo che andava in pensione c’era quella mattina tutto lui e tutto quello che per lui era importante: la moglie e i figli, i colleghi e i collaboratori, il gustoso buffet arrivato da Napoli, con le pizzette e le sfogliatelle. C’erano la festa e la memoria, ma insieme la voglia di guardare avanti immaginando una nuova stagione che si sarebbe di lì in avanti aperta.
Colleghi e amici avevano preparato un video di saluto, molto ironico, su cui avevamo tanto riso. C’erano le immagini di lui giovane cronista, i backstage del programma Viaggio nella chiesa di Francesco che aveva ideato negli ultimi anni, e c’erano i saluti formulati per l’occasione. La visione collettiva regalò inaspettate emozioni.
Massimo sapeva ridere. Sapeva unire serietà e leggerezza, come sapeva trovare in maniera talora creativa le strade per raggiungere gli obiettivi in cui credeva. Una volta me l’aveva suggerito: “individua l’obiettivo, e poi trova la strada migliore per arrivarci”. Massimo a suo modo era anche un combattente, e aveva una maniera tutta sua per costruire relazioni.
Nell’ Ucsi aveva creduto, vi aveva speso tempo e talento (presidente nazionale tra il 2002 e il 2008), ma a volte guardava – mi sembra- con un certo smarrimento l’incertezza di un’unione che nella fedeltà alle sue radici faticava a rinnovarsi, come i mutamenti profondi della professione che diceva “non esiste più”, e la Rai che andava smarrendo (o svendendo) quella sua anima originaria di servizio pubblico dalla parte dei cittadini, che sa parlare di tutto a tutti, libera e professionalmente di qualità. Per la pensione aveva dei progetti, in cui c’era anche l’Ucsi. Prematura la sua scomparsa, improvvisa, come una frustata inaspettata che ci ha colpiti tutti.
Massimo era recentemente stato segnato dalla morte di un fratello molto amato. Lo ha raggiunto. Di prima mattina. Per quelle vie misteriose che ci vedono venire al mondo e poi lasciarlo, questo mondo. Ci piace – nel passaggio- pensare sulle sue labbra le parole di San Paolo: “ho combattuto la buona battaglia, ho conservato la fede...”
Ciao Massimo.
L'autrice Vania De Luca ha presieduto l'Ucsi dal 2016 al 2021