Berlusconi e la comunicazione che crea consenso

Adriano Fabris è professore ordinario di Etica della comunicazione all’Università di Pisa e commenta con noi la notizia della morte di Silvio Berlusconi.

Che, prima ancora che politico e rappresentante delle istituzioni, è stato un editore, insomma un “uomo della comunicazione”. E l’ha modificata radicalmente, la comunicazione. A cominciare dalla televisione. In che modo?, chiediamo.
Ha dimostrato la grande potenza del marketing, che più tardi ha applicato anche alla politica. Accadeva già in America, lui l’ha portato qui. In fondo la comunicazione non serviva più a creare cultura ma intesa e consenso”. La rivoluzione digitale l’ha spiazzato? Non del tutto, intende Fabris, anche perché “utilizzava in maniera adeguata anche i social”.

Ultima modifica: Mar 13 Giu 2023