La tv resta il mezzo più seguito dagli italiani (e cresce ancora)

La televisione resta il mezzo più potente in Italia: la guardano il 95,9% degli italiani. E questa percentuale sale di quasi un punto rispetto all’anno scorso. Certo, cresce soprattutto la tv via internet (che sul mobile è seguita ormai da un terzo degli italiani). Ma salgono anche i numeri della tv digitale e di quella via satellite.

Sono dati certificati dal 19° rapporto Censis sulla comunicazione. Che rileva anche la ‘resistenza’ della radio. È seguita dal 79% degli italiani (soprattutto in auto). Ma si sta ‘ibridando’ sempre più, perché volano gli ascolti con il web e lo smartphone.
Il Censis rileva anche che quasi il 90% degli italiani impiega internet, l’82% utilizza i social network. Tra i giovani, a parte WhatsApp che domina, spiccano YouTube e Instagram (quasi l’80%).
La ricerca certifica la crisi irreversibile dei giornali. Nel 2007 leggevano i quotidiani due italiani su tre, ora poco più di un quinto. Neppure i quotidiani on line funzionano, mentre sfiorano il 60% gli italiani che si informano sui siti web.
Nello studio si approfondisce anche il tema dell’intelligenza artificiale. Il 73,2% pensa che le macchine non potranno mai sviluppare una vera forma di intelligenza come gli umani, tra i pessimisti invece si colloca il 63,9% che teme che sarà la fine dell’empatia umana. Ma soprattutto il 70% del campione pensa che aumenteranno le notizie non verificabili e che di conseguenza non sapremo più distinguere il vero dal falso, con grandi rischi per le democrazie e per la privacy.
Infine, cè la questione del linguaggio. Che non è affatto secondaria. Il 76,9% della popolazione è favorevole a una regolamentazione del linguaggio dei media quando si parla dell’aspetto fisico delle persone, il 74,0% nel caso di differenze religiose e di genere, il 73,7% quando si tratta di orientamento sessuale, il 72,6% se è coinvolta l’identità di genere, il 72,5% in rapporto alle differenze etniche e culturali. Inoltre, per il 75,8% della popolazione i media non dovrebbero mai usare espressioni che da alcune categorie di persone possono essere ritenute offensive o discriminatorie. Ben diversa la situazione quando si esce dal mondo dei media e si passa alla vita quotidiana: il 69,3% degli italiani risulta infastidito dal fatto che ci sia sempre qualcuno che si offende se si pronuncia qualche frase ritenuta inopportuna.

Ultima modifica: Lun 11 Mar 2024