Lo stato dell'editoria in Italia secondo gli ultimi dati

E dalla Buchmesse di Francoforte arriva il rapporto sullo stato dell’editoria in Italia nei primi sei mesi del 2017. Il segno è ancora positivo ( +1,2) per il mercato tradizionale, mentre il mercato digitale cresce del 16%.

Eppure l’Italia registra la più bassa percentuale di lettori a confronto con le altre editorie: la media da noi si attesta sul 40,5% nel 2016, ben al di sotto del 62,2% della Spagna, del 68,7% della Germania, del 73% negli Stati Uniti, dell’83% del Canada, dell’84% della Francia fino al 90% della Norvegia.

Nel 2016 le case editrici italiane hanno pubblicato 66mila titoli a stampa (novità e nuove edizioni di varia adulti e ragazzi oltre ai titoli educativi; sono esclusi gli e-book), in linea con il 2015.

Secondo il Rapporto il fatturato degli e-book è a 63 milioni di euro: il 5,2% del mercato dei libri, +23,5% sul 2015. I lettori di libri elettronici sono stati 4,2milioni nel 2016, in leggero calo.
Cresce nel 2016 la produzione di titoli di ebook a + 29,6%, 81.035 rispetto a 62.544 del 2015. Nel 2016 gli italiani hanno comprato anche più di 900mila ereader (-9,4% sul 2015) e 2,4 milioni di tablet (-7,6% sul 2015). Soprattutto però hanno speso 3,6 miliardi di euro per l’acquisto di smartphone, di cui una parte sempre più consistente con schermi da 5”-7” e quindi con caratteristiche di portabilità e funzionalità maggiori.

Queste caratteristiche hanno portato lo smartphone a diventare il device di riferimento per cercare e trovare informazioni, notizie, servizi e, sempre più spesso, leggere ebook e testi complessi.
Se le librerie si confermano il canale più forte, attraverso cui le case editrici raggiungono i loro clienti, a crescere di più sono le librerie online: dal 3,5% nel 2008 all’attuale 17%.

Ultima modifica: Sab 14 Ott 2017