Lo sciopero dei giornalisti di 'Famiglia Cristiana' e della 'Periodici San Paolo'.

Il 14 dicembre i giornalisti della Periodici San Paolo hanno scioperato e digiunato.

Protestano, si legge in una nota sindacale, per la disdetta unilaterale dell’integrativo da parte dell’azienda. “Disdetta arrivata quest’estate mentre era in corso lo svolgimento dell’ennesimo ammortizzatore sociale pagato dai giornalisti di Famiglia Cristiana e, tramite l’Inpgi, da tutta la categoria”. “Manca una visione e stupisce l’assenza di un piano industriale”, si legge ancora nella nota e si chiede di “recuperare il senso sociale di un prodotto editoriale, capire bene a chi si vuole parlare e come intercettare i lettori di riferimento”.

L’azienda, alla vigilia, aveva risposto esprimendo "costernazione, stupore e rammarico per la posizione dei giornalisti”, sia per i toni giudicati aggressivi, sia per il fatto che erano già stati convocati due incontri (il prossimo a Roma il 19 dicembre con Cdr, Fieg e Fnsi).

Durante la messa natalizia celebrata a Milano nell’Auditorium “Beato Giacomo Alberione”, come informa il sito www.chiesadimilano.it , l’arcivescovo Mario Delpini ha fatto un richiamo indiretto a questa vicenda: «Bisogna affrontare insieme le difficoltà con spirito di collaborazione, con la gioia di comunicare i valori che ci stanno a cuore». I problemi «vanno affrontati con l’ardore del servizio al Vangelo che motiva anche le fatiche che non possiamo risparmiarci e le sfide a cui non possiamo sottrarc

Nell'apprendere della crisi che investe le testate dalla Periodici San Paolo, l'Ucsi esprime preoccupazione per il destino di testate storiche, Famiglia Cristiana in primis, che oltre ad essere un prodotto di qualità dell'editoria cattolica, fa parte della memoria civile del nostro Paese, con gli articoli, i commenti, le inchieste e i reportage nell'arco dei decenni, con la libertà e la saggezza dimostrate anche in anni difficili. I giornalisti dell'Ucsi manifestano la loro solidarietà ai giornalisti e ai dipendenti Periodici San Paolo e auspicano una soluzione positiva di una difficile vertenza, nel rispetto delle regole e dei diritti, che sono quelli, legittimi, dei lavoratori, ma anche quelli dei lettori.

Ultima modifica: Sab 16 Dic 2017