Quarant'anni fa il sequestro Moro e il primo 'tg permanente' di Emilio Rossi

Quarant'anni fa, il 16 marzo 1978, Aldo Moro fu rapito dalle Brigate Rosse. I terroristi, in via Fani, uccisero tutti gli uomini della sua scorta. A quell'epoca, a dirigere il telegiornale più importante e autorevole, il Tg1, c'era Emilio Rossi, che più avanti sarebbe diventato il presidente nazionale dell'Ucsi.

Lui stesso, nel 1977, era stato vittima della violenza terroristica. Fu colpito a bruciapelo alle gambe con 15 proiettili, mentre si recava a piedi al lavoro. In quegli stessi giorni le Brigate Rosse colpirono altri giornalisti (Vittorio Bruno, Indro Montanelli) e dopo alcuni mesi uccisero Carlo Casalegno, vicedirettore de "La Stampa". Fu una delle stagioni più drammatiche del paese, che culminò proprio con il sequestro Moro.

Rossi rimase in ospedale a lungo; tornò in redazione poco prima di quel tragico giorno, che raccontò e fece raccontare con grande sapienza e professionalità. Durante il periodo del sequestro varò di fatto la prima tv "all news" in Italia, una delle prime al mondo. Il suo telegiornale infatti era sempre in prima linea, e le edizioni straordinarie erano frequenti. Si parlò di un "tg permanente", che molti di noi ricordano bene, e che ha visto protagonisti del racconto, in ruoli diversi, anche altri giornalisti dellla nostra associazione. (a.r.)

Ultima modifica: Gio 15 Mar 2018