La giustizia riparativa. Ad Ancona incontro con Padre Occhetta.

Nel pomeriggio di venerdì 29 giugno presso la Sala Confindustria Marche Nord ad Ancona si è svolto un convegno regionale dedicato al tema della giustizia riparativa, a partire dal modello biblico, culturale e antropologico proposto e approfondito dal nostro consulente ecclesiastico Padre Francesco Occhetta nel suo libro “La giustizia capovolta. Dal dolore alla riconciliazione”.

La tavola rotonda, introdotta da Gabriele Darpetti, delegato regionale per i problemi sociali e il lavoro e moderata dal giornalista Rai Vincenzo Varagona, si è rivelata un prezioso momento di riflessione per i giornalisti, gli avvocati, i volontari e gli operatori della giustizia intervenuti, in rappresentanza di mondi che fanno spesso fatica a comunicare tra loro.

«Il reo è anche vittima della sua storia personale perché non ha mai conosciuto il calore di un abbraccio carico d’amore»: sono incisive e valorizzano nel profondo la dignità dei detenuti le parole di Mons.Armando Trasarti, vescovo della diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola.

Centrale l’intervento del Padre gesuita Francesco Occhetta il quale ha presentato un modello di giustizia fondato sulla grazia che attiene alla qualità delle nostre relazioni e va sperimentato soprattutto nelle carceri per compensare le forti carenze del sistema penale classico fondato sulla giustizia retributiva. Giustizia riparativa non significa risarcimento, non è volontariato sociale ma è un modello che condanna il male, umanizza l’espiazione della pena e sana la rottura di una relazione per tornare ad essere uomini. Illuminanti in questo cammino sono le parole del Cardinale Martini pronunciate nel 1985 di fronte ai detenuti nel carcere di San Vittore a Milano: «Nella colpa c’è già la pena. C’è insita una sofferenza, una umiliazione e una esclusione dalla comunione pacifica degli uomini».

Il contributo di Padre Occhetta è stato apprezzato da Serenella Bachiocco, presidente dell’Ordine degli avvocati di Ancona, la quale ha tracciato un parallelismo tra la mediazione civile e quella penale sottolineando il ruolo cruciale del dialogo e della capacità di conciliare per sanare le fratture nella società senza ricorrere alla violenza.

L’avvocato Marina Magistrelli, particolarmente colpita dai contenuti del libro di Padre Occhetta, a malincuore ha sottolineato come la giustizia oggi sia difficilmente in armonia con la ricerca della Verità che viene incanalata già dai meccanismi probatori e si finisce per giudicare solo in base alla norma che si deve applicare. Dobbiamo ritrovare un minimo di umanità e per farlo occorre un coinvolgimento corale di tanti attori tra cui il mondo della politica e quello dei servizi sociali. La scelta di togliere progressivamente risorse al settore sociale non ha fatto altro che condurci ad uno scadimento totale della nostra comunità.

«Ecco, com'è bello e com'è dolce che i fratelli vivano insieme!»: il desiderio è che questo sguardo nuovo possa aprire spiragli di luce e generare frutto perché ciò di cui abbiamo bisogno è ritrovare una rinnovata fraternità umana come ha ricordato Mons.Angelo Spina, vescovo della diocesi Ancona-Osimo, citando il Salmo biblico 132 (133).

Ultima modifica: Dom 1 Lug 2018