Saper leggere e interpretare la realtà attraverso i giornali

Leggere le notizie attraverso percorsi di senso. Insieme ad Alessandro Banfi si apre la sessione del laboratorio “Costruire percorsi di pace” della scuola di Assisi dell’Ucsi dedicata a David Sassoli “Aprire i nostri orizzonti”.

Banfi, giornalista e autore televisivo, attraverso la sua esperienza diretta con la rassegna stampa ragionata, prevalentemente su politica, esteri ed economia, “La versione di Banfi”, racconta ai giovani giornalisti come nasce, si realizza e si finanzia una newsletter sulle notizie del giorno. Una sessione caratterizzata dalla grande partecipazione e coinvolgimento della platea presente. La premessa da cui partire è leggere. “Perché leggiamo i giornali?” chiede Banfi e la risposta è: per imparare a scrivere. E sono quattro i testi consigliati: Niente è così sia di Oriana Fallaci, Un indovino mi disse di Tiziano Terzani, Azzurro tenebra di Giovanni Alpino e La boutique del mistero di Tiziano Terzani.

Una base di partenza solida che porta alle tre chiavi che contraddistinguono il lavoro del giornalista. “Occorre avere curiosità, sensibilità e studio” dice il relatore che affronta i temi dell’informazione e della formazione al giorno d’oggi in cui, citando Bauman, anche la notizia, così come la nostra società, è diventata liquida, veloce e inarrestabile. Notizie liquide che perdono il proprio peso e il proprio valore anche dal punto di vista economico. E per difendere la libertà di manifestazione del pensiero, sancita dall’articolo 21 della costituzione e caposaldo della democrazia, torna centrale il tema dell’ascolto sollevato da Papa Francesco. Un tema che diventa l’altra faccia della medaglia del diritto di espressione: il diritto all’ascolto che costituisce anche uno dei valori fondamentali della Convenzione dell’Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

“Per deliberare occorre conoscere” diceva il secondo presidente della Repubblica Luigi Einaudi, parole accostate da Banfi allo spot trasmesso nel 2020 dal Washington Post “Knowing help us decide” ovvero, la conoscenza ci aiuta a decidere. Un concetto ripreso nella scelta della rassegna stampa che fornisce al lettore gli strumenti utili per costruire una propria opinione sulle notizie, sui fatti accaduti e che ci circondano. La rassegna stampa legge i giornali, ”smontandoli”, portando in evidenza le decisioni e i messaggi che ci sono dietro. Per fare bene una rassegna stampa occorre sia comprendere i meccanismi dei giornali, quali sono le firme, i diversi generi, che conoscere quello che è accaduto il giorno prima e che i giornali raccontano il giorno dopo. Ed ecco ritornare i temi dello studio e della curiosità fondamentali per non “sedersi sulla realtà” dice Banfi che prosegue “siamo dei camerieri delle notizie” per essere al servizio dei lettori.

La newsletter con la rassegna stampa ragionata, è una sfida del digital journalism, libera da editori e da “clickbait” ovvero, le notizie create per attrarre like. E’ una nuova frontiera del giornalismo indipendente, un viaggio condiviso con il lettore. In conclusione la sfida che attende il giornalista di oggi è quella di fornire con chiarezza e originalità “se non la verità (parola oggi troppo carica di faziosità e complottismo), la migliore versione attendibile dei fatti”.

Ultima modifica: Dom 30 Ott 2022