Opinioni

Piccoli editoriali per la condivisione e il confronto

Il cambiamento che producono i social network nel modo di dare (e ricevere) le notizie (2)

Che effetto producono i social network sul cervello dei nostri ragazzi? La domanda, che adesso fa discutere il mondo, è di uno dei co-fondatori di Facebook e non può lasciare indifferenti neppure noi giornalisti, spesso ‘saltati’ nella nostra opera di mediazione da tutto quello che gira lì, in quel mondo di relazioni virtuali. Noi adesso apriamo un confronto, coinvolgendo soprattutto i nostri giornalisti più giovani. La domanda che poniamo loro è: "che effetto producono i social network nell'opinione pubblica che cerca informazioni?". E ancora: "come si fa il giornalismo al tempo di Facebook?" Ecco i commenti di alcuni dei nostri collaboratori. Potete scrivere anche voi inviando la vostra brevissima opinione a ucsi@ucsi.it

Non dimenticare Dafne

“Dovunque guardi ora ci sono truffatori. La situazione è disperata”.
Non era certo nota per i suoi commenti distaccati Dafne Caruana Galizia, la giornalista d'inchiesta e blogger maltese fatta a pezzi nella sua automobile da due cariche esplosive. La citazione, quasi un epitaffio, è la frase conclusiva dell'articolo di apertura del suo blog Running Commentary. Forse l'ultimo scritto da Dafne.

'Che effetto producono i social network tra i fruitori della nostra informazione?' Si apre il confronto sul nostro sito.

Che effetto producono i social network sul cervello dei nostri ragazzi? La domanda, che adesso fa discutere il mondo, è di uno dei co-fondatori di Facebook e non può lasciare indifferenti neppure noi giornalisti, spesso ‘saltati’ nella nostra opera di mediazione da tutto quello che gira lì, in quel mondo di relazioni virtuali. Noi adesso apriamo un confronto, coinvolgendo soprattutto i nostri giornalisti più giovani. La domanda che poniamo loro è: "che effetto producono i social network nell'opinione pubblica che cerca informazioni?". E ancora: "come si fa il giornalismo al tempo di Facebook?"Intanto vi riportiamo la notizia da cui tutto trae spunto. (a.r.)

Il nuovo 'immaginario collettivo' e l'identità di noi giornalisti

Il quattordicesimo rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione, frutto e prosecuzione di quella che all’inizio degli anni Duemila fu una lungimirante intuizione del nostro Emilio Rossi e di Giuseppe De Rita, descrive uno scenario che negli ultimi anni si è profondamente modificato, tanto da indurre gli autori della ricerca a ritenere che queste trasformazioni abbiano ormai generato un nuovo e inedito “immaginario collettivo” (con i valori che si ribaltano e con un notevole solco tra generazioni).