Opinioni

Piccoli editoriali per la condivisione e il confronto

Rapporto Comunicazione: la nostra sfida "social"

Il 13° rapporto Censis Ucsi sulla comunicazione conferma un trend inesorabile: gli italiani sono sempre più social!
Sono tante le considerazioni che si possono trarre dal boom dei media digitali: il rapporto diretto e disintermediato, attraverso la decostruzione delle forme di autorità costituite; il solco scavato tra giovani e anziani, con i primi presenti su tutti i nuovi mezzi di comunicazione ed i secondi in gran parte assenti; ma anche il rischio di una “perdita di conoscenza” con una società che si incontra meno dal vivo e rimane più in superficie, a cui invece fanno da contraltare le opportunità che il web offre con la sua capacità di raggiungere ogni angolo del mondo, di offrire contenuti multimediali e occasioni di approfondimento, se ben cercate e verificate. Il dato di fatto è: la nostra civiltà è sempre più digitale. Che non significa migliore o peggiore. Tutto dipende dall’uso che se ne fa: il mutamento in atto è di portata storica, come lo è stata la scoperta del fuoco, l’invenzione della ruota o la rivoluzione industriale, perché cambia il nostro modo di vivere, di usufruire dei servizi, di entrare in relazione con gli altri. È per questo un cambiamento anche antropologico. Un fatto che richiede di educarci all’utilizzo del mezzo. Facendo del web una nuova agorà in cui mettere le basi per comunità più libere, ma anche più giuste e solidali. La sfida è appena cominciata, a noi il dovere di giocarla.

Riccardo Clementi

Assisi: l'essenzialità per ripensare la nostra professione

di Mauro Banchini - Essenzialità. Ho sempre pensato che questa, sul duplice fronte di una laicità che si intreccia con la radicalità evangelica e dunque francescana, fosse una tra le parole chiavi di Assisi. E tornandoci per una occasione formativa di UCSI, trovo ulteriore conferma anche per quanto riguarda il senso della professione in un tempo che di "essenzialità" tanto bisogno avrebbe. 

Vedere, comprendere, raccontare sono i tre verbi scelti da padre Occhetta per aiutarci a pensare. Verbi che qui, a pochi metri dalla tomba di Francesco, assumono un senso del tutto originale per aiutare un cambiamento di cui tutti avvertiamo l'urgente bisogno in un contesto che pare non avere più bisogno né dei giornalisti né di varie altre forme di mediazione. E' forse, dunque, anche il concetto di essenzialità che può darci una mano nel ripensamento della professione. 
Per essere essenziale, per andare al sodo del potente messaggio di un Altro che pure Lui con la essenzialità non scherzava, Francesco seppe fare scelte importanti: seppe pagare di persona, rinunciare al cosiddetto superfluo e cambiare strada assumendosi pesi e responsabilità, prendendo strade impegnative e difficili, facendolo in modo consapevole e sereno, perfino allegro.
Anche il giornalismo, oggi, come d'altra parte molto del resto, vive una crisi per la quale le ricette, al di là di una sconfortante eutanasia, non sembrano esistere. Con la magia del suo nome e la potenza dei suoi simboli, Assisi può fornirci qualche chiave di lettura - siamo noi credenti o meno in una speranza post terrena - per vedere con occhi diversi, comprendere con mentalità alternative, raccontare in modi comprensibili ciò che ci circonda e che un pensiero unico, all'apparenza vincente, vorrebbe farci raccontare secondo suoi parametri: assai lontani dal rispetto per il diritto dei cittadini a conoscere, assai vicini rispetto alla volontà di un potere opaco, sempre più arroccato in luoghi misteriosi e sempre più "cattivo".
Per omaggiare la essenzialità senza piegarsi ad altri poteri, c'è bisogno di schiene dritte. Assisi é uno dei posti che possono aiutare anche in questo.

Internet: servono strumenti per un suo uso consapevole

La buona notizia è che il digital divide cala. Quella cattiva è che questo non necessariamente migliora la qualità dell’accesso all’informazione.

I dati del 13° Rapporto Censis Ucsi, I media tra élite e popolo, ci dicono che dieci anni fa solo il 29% degli italiani usava Internet, mentre ora la percentuale supera il 66%.

L’altro come antidoto alla googlizzazione

Spegnete i computer e cominciate a vivere è stato il consiglio a sorpresa che qualche anno fa l’amministratore delegato di Google Eric Schmidt diede agli studenti dell’Università della Pennsylvania riuniti per l’annuale cerimonia delle lauree. La dichiarazione fece il giro del mondo. I

La mia esperienza nella scuola dell'UCSI

Ho partecipato alle edizioni 2012 e 2013 della scuola di formazione a Fiuggi, nelle quali ho avuto modo di crescere molto come giornalista. Proprio nel 2012, due mesi prima dei tre giorni a Fiuggi, ho ricevuto il mio tesserino da pubblicista. L’UCSI è stata quindi compagna del mio viaggio attraverso le difficoltà e le soddisfazioni di questa professione.