Piccoli grandi miracoli nel silenzio, attorno a noi - #allafinestra

Mi affaccio #allafinestra in questi giorni di clausura forzata, e nell’inquietudine portata dal silenzio che corre lungo strade, fino a poco tempo fa caotiche, riesco a scorgere, e a riflettere, su tanti piccoli miracoli che mi circondano e che non riesco mai ad apprezzare, per la frenesia della quotidianità o per semplice distrazione.

Nonostante tutto ciò che sta accadendo, la Natura, che continuiamo a maltrattare, a violare, prosegue il suo ciclo, e la vita vince ancora. Parrebbe una “cronaca” scontata, ma in realtà è sempre attuale ed affascinante.

Vedo così una tartarughina riemergere dal torpore del letargo, dal suo primo inverno trascorso a dormire: è quasi accecata dalla terra che ha ricoperto i suoi occhi fino ad oggi, due puntini neri che apre lentamente per godere di un primo raggio di sole ed osservare, con curiosità, ciò che la circonda. Ha seguito l’istinto, ha combattuto, con fatica, sapendo che poteva morire; per molti piccoli animali, il primo sonno invernale può essere fatale. Ma è sopravvissuta.

Mi soffermo ad apprezzare i primi gracili fiori che spuntano da un albicocco, aprendosi per mostrare piccoli petali rosacei. La pianta ha solo qualche anno, forse una decina, ma è già molto malata a causa di un fungo che, nel tempo, è proliferato come un cancro. Più volte è stato proposto di abbatterla, perché il suo destino è la morte prematura, e pare sia impossibile curarla per l’eccessivo avanzamento di questa patologia, che ha portato all’insorgenza di bollosità sulla corteccia e ad una gommosi. Eppure, anche l’albicocco, lotta e resiste. Lo scorso anno, già sofferente, ha offerto comunque molti frutti.

E scorgo un susino, che fatica a crescere, forse a causa di un precedente inverno rigido in cui non è stato adeguatamente curato. Fino ad oggi ha dato solo cinque frutti “sangue di drago”, nome di questa varietà proveniente dall’estremo Oriente, e che richiama un certo vigore; e lo dimostra nella fatica per la sopravvivenza, che lo ha portato, all’affacciarsi della primavera, ad adornare i propri – e pochi - rami di meravigliosi fiori bianchi.

Ognuno di loro continua ad affrontare una propria “buona battaglia”, nel silenzio e nell’obbedienza a ciò per cui Dio li ha creati. Storie di semplicità e di prodigi quotidiani che avvengono sotto i nostri occhi, di cui si narra e si parla poco, e da cui possiamo soltanto imparare.

Ultima modifica: Dom 22 Mar 2020