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GIORNALISTI, MARK MAZZETTI (NYTIMES) VINCE URBINO PRESS AWARD 2016

1aav0Il giornalista del New York Times Mark Mazzetti è il vincitore dell'Urbino Press Award 2016, il premio che viene assegnato ogni anno a un giornalista o editorialista americano. L'annuncio ufficiale del premio verrà dato il 17 maggio dall'ambasciatore d'Italia negli Stati Uniti, Armando Varricchio, nel corso di una cerimonia presso l'Ambasciata d'Italia a Washington, DC. Come da tradizione, dopo l'annuncio di Washington, il premio sarà assegnato nel corso di una cerimonia che si terrà durante l'estate presso il Palazzo Ducale di Urbino.

"La scelta di Mark Mazzetti come vincitore del 2016 Urbino Press Award è un riconoscimento al valore di imprenditorialità e di dinamismo giornalistico", ha detto in un comunicato l'ambasciatore Varricchio. "La partnership dell'Ambasciata con l'Urbino Press Award è il risultato di una collaborazione significativa che guarda al futuro del giornalismo e al modo in cui la politica estera è raccontata ai lettori, e Mazzetti è stato quindi aggiunto a un elenco di importanti giornalisti americani che si sono distinti nel giornalismo investigativo".

Mark Mazzetti dal 2006 è corrispondente da Washington del New York Times sulle questioni di sicurezza nazionale. Prima di entrare al New York Times Mazzetti ha lavorato al Los Angeles Times, è stato corrispondente dal Pentagono per US News & World Report, e corrispondente da Washington DC per The Economist. Una sua inchiesta condotta nel 2009 con altri colleghi sull'aumento della violenza in Pakistan e in Afghanistan e su come la politica degli Stati Uniti ha reagito a tale violenza gli è valsa il premio Pulitzer. Mark Mazzetti è l'autore del libro "The Way of the Knife: The CIA, Secret Army, and a War at the Ends of the Earth", pubblicato nel 2013. (ASKNEWS)

COREA DEL NORD ARRESTA ED ESPELLE GIORNALISTA BBC "IRRISPETTOSO"

1aal5 Il corrispondente da Tokyo della Bbc, Rupert Wingfield-Hayes, è stato espulso dalla Corea del Nord dopo tre giorni agli arresti a Pyongyang, a causa dei suoi servizi televisivi che hanno "insultato la dignità del Paese" e sono stati ritenuti irrispettosi nei confronti del suo leader Kim Jong-un. Wingfield-Hayes è stato arrestato venerdì con la producer Maria Byrne e il cameraman Matthew Goddard mentre stava per lasciare la Corea del Nord, riferisce il sito della rete tv pubblica britannica. Wingfield-Hayes non era tra le decine di giornalisti stranieri che hanno coperto il primo congresso dei Prtito del lavoratori nordcoreano in 36 anni, ma aveva seguito una delegazione di premi Nobel in partenza venerdì. L'agenzia ufficiale cinese Xinhua, che ha un ufficio a Pyongyang, ha detto che il Comitato nazionale per la pace nordcoreano, in una conferenza stampa oggi, ha spiegato che Wingfield-Hayes è stato espluso per aver "attaccato il sistema della Repubblica democratica popolare coreana e per giornalismo non obiettivo".O Ryong Il, segretario generale del comitato, ha detto che il giornalista ha distorto la realtà e "sparlato del sistema e della leadership del Paese". Wingfield-Hayes ha presentato scuse scritte e sarà espulso senza possibilità di ritorno nel Paese, ha aggiunto O. Una fonte della Bbc ha detto che Wingfield-Hayes, che ha lavorato in Russia e in Cina prima di spostarsi in Giappone, è rimasto in contatto con i colleghi e sta bene.La rete tv non ha reso noto l'arresto prima che fosse resa pubblica l'espulsione del giornalista e dei suoi colleghi. I tre sarebbero stati scortati all'aeroporto di Pyongyang da dove dovrebbero volare su Pechino. La Bbc ha riferito che Wingfield-Hayes è stato interrogato per otto ore e ha dovuto firmare una dichiarazione. Secondo varie fonti i funzionari di Pyongyang sono stati scontenti della copertura di Wingfield-Hayes di una visita a un ospedale infantile della capitale insieme ai Nobel. Il giornalista nel suo servizio affermava che i pazienti sembravano "stare molto bene e non c'è un dottore in giro". "Sembra tutto organizzato" aveva aggiunto. In un altro servizio Wingfield-Hayes ha detto di Kim Jong-un: "è difficile dire che cosa abbia fatto per meritarsi in titolo di maresciallo. Alla tv di stato il giovane leader sembra passare un sacco di tempo su grandi poltrone guardando l'artiglieria che spara su versanti di montagne". Nel suo primo servizio Wingfield-Hayes spiegava "spero di avere una chance di vedere una Corea del Nord fuori dal copione". In una precedente visita a Pyongyang, "ho tentato di sgattaiolare fuori per vedere un po' di vita di strada ... è saltato fuori dai cespugli un soldato e mi ha ordinato di tornare indietro". (ASKNEWS)

IL PREMIO E' GIORNALISMO A FIORELLO CON UN'EDICOLA ATIPICA

1aal0"Giornalaio è un sostantivo che, nella lingua italiana, definisce chi gestisce un'edicola ma che spesso è stato usato come dispregiativo di giornalista. A sproposito, perché giornalista e giornalaio hanno sempre avuto un legame inscindibile e uguale dignità, nel veicolare le notizie al lettore. E, in un momento in cui l'avvento dei nuovi mezzi di comunicazione di massa e la crisi della carta stampata si ripercuotono anche sulle edicole e sembrano aver impoverito questo legame, siamo a premiare chi ha trovato una felice sintesi fra i due ruoli: un artista che oggi possiamo definire "giornalista-giornalaio". Così la Giuria del premio è Giornalismo descrive Fiorello, vincitore con la sua 'Edicola Fiore' della XX edizione del riconoscimento, consegnato i a Milano. Nella motivazione della Giuria del Premio, Fiorello è descritto come "un personaggio che ha fatto informazione in modo decisamente fuori dal comune, inventando - e proponendone l'importanza al grande pubblico - una edicola atipica". (ANSA)

FISC: ZANOTTI, CONSEGNA GIORNI ALTERNI “MORTE QUASI CERTA QUOTIDIANI E SETTIMANALI SPEDITI VIA POSTA”

1AAL3“Rigore” ed “equità” nel sostegno all’editoria, ripristinando anche la dotazione “dell’ex fondo”, “da considerare come contributo al pluralismo”, ma anche stop al piano delle poste “di consegna a giorni alterni”. Sono alcune delle priorità evidenziate dalla Federazione italiana dei settimanali cattolici (Fisc) nella lettera, a firma del presidente Francesco Zanotti, scritta alla 1ª Commissione affari costituzionali del Senato, a seguito dell’audizione avuta il 5 maggio scorso. “Il recapito postale, già oggi, viene realizzato ampiamente a singhiozzo – lamenta Zanotti –, come dimostrano le continue rimostranze che ci giungono da tutta Italia. Non osiamo pensare cosa potrà accadere e cosa ci dovremo attendere se il recapito dovesse diventare per legge a giorni alterni, o meglio dicasi ‘a scacchiera’ con 5 soli giorni su 14. Pare facile ipotizzare la morte quasi certa dei giornali quotidiani e settimanali, spediti via posta, che basano il loro rapporto con gli abbonati sulla puntualità del recapito domiciliare”. Il presidente della Fisc osserva che “non si può ragionare solo in termini di redditività di un singolo servizio”, dal momento che “il bene (prodotto) informazione non è considerabile, lo ripetiamo, un bene come un altro”. Tra le richieste della Fisc, infine, la possibilità di avere la pubblicità istituzionale sui propri giornali, poiché “svolgono una funzione informativa identica” a quella dei quotidiani “e spesso di maggiore diffusione territoriale”. Pertanto, chiede la Federazione, “sarebbe opportuno prevedere per legge la loro equiparazione ai quotidiani per quanto concerne la pubblicità istituzionale, sia per ciò che attiene l’edizione cartacea sia per la versione on line. Anche questa può risultare una forma di sostegno al pluralismo”. (sir)

"GIORNALISTI A RISCHIO", NUOVA RICERCA PROMOSSA DA CONSIGLIO D’EUROPA ED EFJ

1aat8Un questionario per indagare le condizioni di lavoro dei giornalisti europei. Si chiama "Giornalisti a rischio" e lo ha predisposto il Consiglio d'Europa, attraverso la Efj, con l'intento di approfondire il tema dei rischi legati alla professione, tra minacce, pressioni indebite e tentativi di imbavagliare la libera stampa. La ricerca, commissionata dal Dipartimento per la società dell'informazione del Consiglio d'Europa, si rivolge a tutti i giornalisti che operano all'interno di uno di 47 Stati membri del Consiglio d'Europa e costituisce un'occasione unica per chi voglia contribuire con le sue intuizioni e opinioni al dibattito su uno dei temi più importanti per la comunità del giornalismo continentale. La partecipazione al questionario, disponibile in inglese, francese, turco, russo e serbo, è assolutamente anonima e richiede solo pochi minuti. I colleghi che lo desiderano possono rispondere alle domande che trovano a questo link e dare così il loro importante contributo al lavoro che la Fnsi e la Federazione europea dei giornalisti stanno svolgendo in favore della libertà di espressione. (FNSI