Professione

Le notizie che riguardano il giornalismo e la comunicazione

GIORNALISMO: CONVEGNO SU REGOLE DEGLI UFFICI STAMPA NELLE P.A.

1216L'applicazione della legge 150/2000, il complesso ruolo del giornalista all'interno degli Uffici Stampa nelle Pubbliche Amministrazioni, il dovere di Comunicare nel rispetto dei vincoli di bilancio e la necessità di sostenere una formazione continua degli operatori del settore chiamati a governare i cambiamenti negli assetti organizzativi dello Stato, quali la riforma istituzionale, la modernizzazione dell'apparato pubblico e i nuovi diritti dei cittadini.
Sono questi i temi principali discussi nel corso del convegno: La Comunicazione Pubblica in Italia: modelli e prospettive organizzato a Roma, all'interno dell'Aula Teatro del Don Orione, dall'Associazione Capitale Umano in collaborazione con Roma Capitale e Zetema.
Al convegno hanno preso parte, in qualità di relatori: Daniele Di Mario, giornalista de Il Tempo; Emilio Severoni, ricercatore, già dirigente dell'Area Acquisti-Logistica dell'Asl Roma E; Simona De Luca, scrittrice e comunicatrice. Nel corso dei lavori Massimiliano Tommasi, giornalista e presidente dell'Associazione Capitale Umano ha presentato una ricerca sulla Comunicazione Pubblica in Italia. (AGENPARL)

DEBITI PA: ROSSI (FNSI), FUMO VALE PIU’ DELL’EDITORIA?

giovannirossi2-300x149"Niente tassa sulle sigarette elettroniche, ma tagli per altri 17 milioni e mezzo circa di euro ai fondi per l'editoria. L'Italia è il Paese europeo che investe meno nell'editoria (molto meno della vicina Francia) ed é, evidentemente, ben deciso a mantenere questo record negativo". Lo dichiara il presidente Fnsi, Giovanni Rossi. "La Camera dei deputati - si legge in una nota - ha approvato senza alcun voto contrario il provvedimento che prevede i tagli all'editoria per il 2015. Un settore industriale rilevante riceve così un segnale di ulteriore depressione. Il comparto editoriale è in crisi, centinaia di lavoratori - non solo giornalisti - hanno perso il lavoro, tanti altri rischiano di perderlo. I costi sociali in termini di cassintegrazione, disoccupazione, contratti di solidarietà e prepensionamenti si fanno sempre più pesanti". "Anziché progettare piani di rilancio ed investimenti mirati - per il rinnovamento tecnologico e per la formazione degli operatori, ad esempio - si è capaci solo di progettare (ed attuare) nuovi tagli - prosegue Rossi -. A quali lobby si deve rispondere? A quale demagogia si vuole dare soddisfazione? L'editoria è parte importante dell'industria culturale del nostro Paese: l'obiettivo dell'intervento pubblico deve essere quello di promuoverne lo sviluppo, non di deprimerla in continuazione con gravi conseguenze anche sociali". (ANSA).

GIORNALISMO INVESTIGATIVO, LE NUOVE RISORSE DEL WEB. BERLINO CONFERENZA RE:PUBBLICA

reRete, data visualization e citizen journalism. Ecco come Internet cambia le notizie. Eliot Higgins, aka Brown Moses, setaccia il Web a caccia di notizie tra gli Ugc. Il New York Times e l'Associated Press considerano il suo blog una fonte affidabile. Di recente, ha rivelato alcuni dettagli sulle armi usate in Siria. Tra gli ambiti toccati dalla rivoluzione digitale, l' informazione e il giornalismo sono quelli, forse ,hanno incontrato le rivoluzioni di maggior portata. Se da un punto di vista economico, l'intera industria dei media periodici cartacei ha dovuto reinventarsi, i cambiamenti sono tangibili anche nei modi e negli strumenti con cui il pubblico entra in contatto con le notizie. Anche di questo si è parlato a re:publica, una delle conferenze di riferimento per quanto riguarda Internet e il digitale che si tiene ogni anno a Berlino. In questa edizione si è molto parlato di informazione e di creazione della notizia nel nuovo ecosistema digitale dove il giornalismo professionale non ha più il monopolio della creazione e della diffusione della notizia.
E se il giornalismo come siamo stati sempre abituati a considerarlo rimane ancora terreno con regole e codici per befiniti e terreno esclusivo del professionismo, blog e social media hanno dato a diversi attori, anche non professionisti, strumenti e canali per, nei fatti, fare informazione, affiancandosi a testate e giornali. Se il giornalismo classico ha iniziato a interrogarsi su quale sia il suo nuovo ruolo e quale sia il comportamento da tenere nei confronti di questi nuovi competitor, un ambito in particolare della professione giornalistica sembra trovare negli strumenti digitali nuova linfa, il giornalismo investigativo.
Ne sono convinti, per esempio, Stephanie Hankey e Murek Tuszynski di Tactical Tech, che a re:publica hanno affrontato questo argomento sviscerandolo da diversi punti di vista, presentando progetti e soluzioni di giornalismo investigativo realizzati proprio grazie alla Rete o a strumenti digitali da attori di diversa estrazione, non necessariamente professionali. Non solo giornali. Per i due attivisti non è un mistero che alcuni degli scoop giornalistici più interessanti degli ultimi anni abbiano avuto una gestazione extra-curriculare e fossero realizzati grazie alla partecipazione di nuovi attori, spesso irregolari. Il caso di WikiLeaks e della sua collaborazione con alcune tra le più rinomate testate giornalistiche del mondo (in occasione delle rivelazioni sulle guerre in Afghanistan, Iraq e il Cablegate) ha dimostrato meglio di qualsiasi altro esempio quanto il giornalismo professionale abbia in un esercito di nuovi player una risorsa inesauribile di informazioni e papabili notizie.
Mentre il mondo si interroga su quali siano le armi utilizzate in Siria, per esempio, il blogger inglese Eliot Higgins, aka Brown Moses, setaccia la Rete in cerca di informazioni e fatti verificati. E pubblica i risultati sul suo blog. Higgins, ad esempio, scruta video di YouTube e le immagini che vengono immesse in Rete dai citizen journalist in Siria e dà un'identità alle armi che appaiono in questi documenti. Pur senza essere un professionista esperto di armi, le sue rivelazioni sono ora fonte ritenuta affidabile dal New York Times, il Guardian e Amnesty International. Il suo ultimo scoop? Le armi di fabbricazione croata utilizzate dai ribelli siriani.
Anche i dati possono parlare e diventare storie di grande impatto giornalistico, se accuratamente esposti e visualizzati. Il data journalism è una nuova frontiera dell'informazione. Grazie al digitale è sempre più facile archiviare e raccogliere grandi masse di informazioni in forma di dati. Ma i dati da soli non fanno informazione. Lo sanno bene quelli di Pitch Interactive, uno studio californiano che si occupa di data visualization, che ha deciso di mettere in mostra le informazioni sugli attacchi dell'esercito americano in Pakistan con droni senza pilota, un tipo di strategia militare che gli Usa stanno utilizzando sempre più di frequente con pochissima trasparenza. Il progetto Out of Sight, out of Mind espone online i dati degli attacchi, rendendoli facilmente fruibili e chiari. Sul sito, vengono conteggiate le vittime dei droni dal 2004, dimostrando come la maggior parte di esse siano civili. Anche se i dati sono contestati, il progetto è senza dubbio una delle risorse più chiare sull'argomento.
Paul Radu, invece, è un giornalista romeno responsabile di Rise Project, una piattaforma online dove reporter, hacker e smanettoni possono collaborare a progetti investigativi basati su dati pubblici che necessitano solo di cura ed esposizione chiara. Le armi? Infografiche e pagine interattive. Il sito, per il momento, è interamente in romeno, ma è una piattforma efficace e di facilissima fruizione. Anche perché i dati non parlano una sola lingua.
Del medesimo argomento hanno parlato anche Annabel Church e Friedrich Lindenberg, fellow del progetto Open News di Mozilla e della Knight Foundation. Secondo i due ricercatori, gli strumenti digitali consensoto alla notizia di evolversi oltre i propri stessi confini. La notizia si apre a molteplici occasioni di storytelling su differenti canali di vario tipo, inglobando diversi media. Anche il pubblico stesso può essere una fonte di informazioni ulteriori e di approfondimento. Alcune redazioni più attente si sono già aperte in modo intelligente al crowdsourcing e alcuni nomi importanti del giornalismo classico si stanno aprendo, facendole proprie, alle dinamiche caotiche della Rete: il Guardian, ad esempio, con il suo progetto Guardianwitness, invita i suoi lettori a inviare documenti come foto o video da utilizzare come fonti nei suoi articoli, mentre l' Economist invita i suoi lettori online a partecipare ai suoi Debates, organizzando sondaggi e dibattiti, con attenzione e cura.
Anche il mondo open-source è attivo nel campo del giornalismo investigativo 2.0. CitizenDesk, ad esempio, è una piattaforma realizzata da Sourcefabric, una Ong che si occupa di creare strumenti e piattaforme per l'attivismo online. CitizenDesk è una sorta di Storify per aggregare dati e contenuti digitali in un discorso narrativo e fare liveblogging di eventi imporanti inglobando quante più fonti possibili. Il software è pensato per gruppi di attivisti e giornalisti che operano in scenari a rischio per aiutarli a raccogliere informazioni e dati in Rete. La piattaforma sarà testata per la prima volta in Mozambico, con la partecipazione di Verdade, un settimanale e un gruppo di attivisti locali che si occupa di informazione, per fare il report delle imminenti elezioni nel paese africano. (DAILY)

GIORNALISTI: RISULTATI IN POSITIVO PER IL FONDO COMPLEMENTARE

SalvadenaioFondo"Il 2012, nonostante la presenza di molti rischi di carattere macroeconomico, è stato un anno positivo per molti investimenti, invertendo il trend decisamente negativo del 2011. I gestori sono riusciti ad ottenere buoni rendimenti, pur tenendo presente che per tutto il primo semestre la ristrutturazione del debito greco ed i timori sulla tenuta della Spagna avevano sostanzialmente bloccato i mercati.
Il Fondo Pensione Complementare dei Giornalisti Italiani ha così ottenuto performance significative, con il 6,99% di incremento netto nel comparto Prudente (a fronte di un benchmark lordo del 6,35%), mentre il comparto Mix, con un profilo di rischio più elevato, ha registrato un 11,34% di incremento netto (benchmark lordo 9,51%) e il comparto Crescita ha riportato un 13,18% di incremento netto (benchmark lordo 14,39%). Il comparto Garantito ha avuto un 10,14% di incremento a fronte di un benchmark lordo del 6,50% e di un tasso netto di rivalutazione del Tfr del 2,94%.
Il valore di ciascuna quota detenuta dagli iscritti al Fondo, inizialmente pari a 10 euro, risulta, alla fine del 2012 pari a euro 11,631 per il comparto Garantito (10,564 a fine 2011), ad euro 13,470 per il comparto Prudente (12,591 a fine 2011), ad euro 12,748 per il comparto Mix (11,451 a fine 2011). Per il comparto Crescita il valore è risultato pari ad euro 8,056 in recupero sul valore del 2011 (7,118 a fine 2011).
Tuttavia, secondo la generalità degli analisti, va osservato che il 2013 presenta rendimenti molto compressi. I mercati finanziari subiranno ancora l'influenza delle decisioni delle autorità monetarie anche nel 2013.
Il primo trimestre 2013 fa registrare, per intanto, incrementi netti pari a -0,38% il Comparto Garantito (contro lo 0,62% del benchmark lordo e con rivalutazione del tasso TFR dello 0,66%), +0,41% il comparto Prudente (Benchmark lordo: + 0,33%), +1,17% il comparto Mix (Benchmark lordo: 1,48%) e +1,63% il comparto Crescita (benchmark lordo: +4,08%), con il mercato azionario europeo (Indice Eurostoxx 50) che ha riportato nello stesso periodo -0,45% e il mercato obbligazionario governativo europeo a breve termine (Indice JPMorgan Government Bond Emu 1-3 anni) lo 0,35%.? A conclusione dell'esercizio 2012 gli iscritti al Fondo risultano complessivamente 13.147 (13.481 nel 2011)." (FNSI)

L'AP ACCUSA IL GOVERNO USA: SPIA I GIORNALISTI

2013-05-13T224836Z 1 CBRE94C1RD200 RTROPTP 2 CNEWS-US-USA-JUSTICE-APUna vera e propria attività di spionaggio che mette in serio pericolo la libertà di espressione e di stampa negli Stati Uniti. Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha ottenuto segretamente registrazioni telefoniche di giornalisti e direttori dell'Associated Press in quella che i dirigenti della testata hanno definito "una violazione massiccia e senza precedenti" nel modo in cui la stampa ottiene le informazioni per la produzione di notizie. Lo ha reso noto la stessa agenzia di stampa. Un avvertimento era stato lanciato da una stessa fonte vicina alla NSA (National Security Agency), che più di un anno fa aveva dichiarato al Wired Magazine che gli Stati Uniti sono "uno stato ormai del tutto totalitario". Nel caso dell'Associated Press, il governo ha ottenuto registrazioni di più di 20 linee telefoniche assegnate all'AP e ai suoi giornalisti, nei mesi di aprile e maggio del 2012. Non si conosce il numero esatto di giornalisti che hanno utilizzato quelle linee telefoniche in quel preciso periodo, ma negli uffici spiati lavorano più di 100 giornalisti. In una lettera di protesta inviata al Procuratore generale Eric Holder, Gary Pruitt, amministratore delegato e direttore generale dell'Ap, ha scritto che il governo ha ottenuto informazioni che vanno al di là di qualsiasi atto che possa essere giustificato da qualsiasi indagine in corso. Pruitt chiede che le registrazioni telefoniche vengano restituite e che le copie siano distrutte. (WALL STREET ITALIA)