Le idee del sottosegretario Crimi sulla riforma dell'Ordine

Il sottosegretario all’editoria Vito Crimi interviene ancora sul tema e sul ruolo dei giornalisti. Intanto a Torino al Festival del giornalismo alimentare dice che "bisogna superare il termine giornalisti; oggi servono professionisti dell’informazione.

"La professione dei giornalisti – ha aggiunto - a mio avviso va riformata e bisogna farlo in maniera completa, partendo dall'idea che bisogna tutelare innanzitutto i cittadini, i lettori. Si pensa sempre che ci sia da parte mia o da parte nostra una lotta contro l'Ordine dei giornalisti ed è quanto di più sbagliato possa esserci. Noi riteniamo che la professione dei giornalisti vada liberata dalle briglie. Oggi il giornalismo deve anche rispondere alle nuove tecnologie e ai nuovi modi di informare, di comunicare. E per dare una informazione qualificata bisogna andare oltre l'ordine dei giornalisti.”

Per Crimi "non si può dire 'domani abloliamo l'Ordine e basta', ma la riforma va fatta in maniera ragionata, bisogna prevedere degli strumenti di valutazione, di verifica e sanzionare comportamenti illegittimi".
"Riforma della professione - ha aggiunto - significa anche tutelare i professionisti dal punto di vista remunerativo, dal punto di vista delle tutele in generale, della tutela delle fonti. Fondamentale è anche superare il precariato del giornalismo, il sottocosto e quei prezzi pagati un euro ".

Ultima modifica: Sab 23 Feb 2019