Record di licenziamenti nelle redazioni Usa: 'il giornalismo sia sostenuto dal pubblico'

Sale a dismisura il numero di disoccupati negli Stati Uniti. E anche moltidssimi giornalisti e operatori dei media stanno perdendo il loro posto di lavoro e la sicurezza economica.

La pandemia ha solo accentuato una crisi già in atto da tempo: oltre il 25% dei dipendenti delle redazioni ha perso il lavoro negli ultimi dieci anni e hanno chiuso i battenti più di duemila testae prevalentemente locali e regionali.

Adesso, scrive il New York Times, più di 33.000 giornalisti sono stati licenziati o hanno subito tagli consistenti ai salari. E chi ha perso il lavoro, in quattro casi su cinque, non ha ancora ricevuto un sussidio.

Si sono mossi dunque i sindacati dei giornalisti di tutto il Nord America. In sostanza hanno chiesto finanziamenti pubblici per il giornalismo, che va considerato “bene pubblio”. Le risorse potrebbere arrivare dalle tasse degli ‘over the top’, i colossi dellsa Rete.

Le istanze sono state elaborate da IFJ (il sindacato internazionale dei giornalisti) in uno strumento, “una piattaforma per il giornalismo di qualità”.

Ultima modifica: Dom 24 Mag 2020