La diversità dei talenti nel giornalismo premessa per lo sviluppo

Il futuro del giornalismo dipende dalla diversità dei talenti del settore, si legge nel rapporto pubblicato dalla Federazione europea dei giornalisti (Efj) e intitolato “Redazioni che si prendono cura: come diversità e inclusione definiranno il futuro del giornalismo” .

Scritto da Alexandra Borchardt , ex giornalista e ricercatrice associata al Reuters Institute , il documento riporta alcune buone pratiche e di conseguenza lancia delle sollecitazioni.

Chiarisca la curatrice: «Le organizzazioni e i manager dei media dovrebbero essere consapevoli del fatto che rendere le redazioni più diversificate e inclusive definirà il futuro del giornalismo e dell'industria. Non solo la diversità è al centro della trasformazione digitale: passare al digitale significa servire meglio pubblici diversi e incontrarli dove si trovano. Ma è anche essenziale per un settore che soffre sempre più di una fuga di cervelli e di una crisi di talenti».

Parole chiave sono: inclusione (all’interno delle redazioni), integrazione (in tutta la filiera della testata), parità di genere.

«Il giornalismo sta affrontando una crisi di talenti. Per colmare questa lacuna, è necessario ampliare il pool di giornalisti e gestori dei media nelle redazioni per includere diversi background etnici e sociali, nonché diverse età e generi. Ciò è particolarmente rilevante anche per la trasformazione digitale poiché l'intelligenza artificiale (AI) nel giornalismo contiene e amplifica i pregiudizi».

Il rapporto è pubblicato nell'ambito del progetto “Trust in Media” cofinanziato dalla Commissione Europea (DG EMPL).

Ultima modifica: Ven 15 Apr 2022