Copyright e tutela delle fonti dei giornalisti, questioni aperte sul piano globale

Scrive il Financial Times che è in corso una trattativa tra le società principali che gestiscono piattaforme di intelligenza artificiale e diversi gruppi editoriali.

La questione ovviamente è quella del copyright, tutt’altro che semplice da gestire con queste nuove tecnologie. In pratica accade che l’intelligenza artificiale, per addestrarsi, utilizza anche i contenuti di giornali e siti di news, che però non vengono segnalati (a differenza di quanto accade con una normale ricerca).

Le aziende impegnate al tavolo sarebbero: OpenAi, Google, Microsoft e Adobe ed editori come News Corp, Axel Springer, New York Times e The Guardian.
Spunta così l’ipotesi del pagamento di un abbonamento annuale agli editori per consentire l’uso dei contenuti nell’addestramento, con una cifra tra i 5 e 20 milioni di dollari.

In Europa intanto la Federazione dei giornalisti respinge la posizione del Consiglio dell'UE sull'European Media Freedom Act, denunciando “un colpo alla libertà dei media, sostenendo che tale legislazione metterebbe ancora più a rischio i giornalisti e le loro fonti”. In questo caso il nodo sta nell’autorizzazione di spiare i giornalistio che verrebbe data per motivi di “sicurezza nazionale”.
L'Efj si appella al Parlamento europeo perché intervenga e salvi la posta in gioco: “la fiducia dei giornalisti nelle istituzioni dell'UE e in una legge europea sulla libertà dei media degna di questo nome”.

Ultima modifica: Dom 25 Giu 2023