Ddl diffamazione: dopo i nuovi emendamenti ci sono le dure critiche di Ordine e sindacato

Ci sono degli emendamenti al disegno di legge sulla diffamazione che introducono pene molto dure per i giornalisti.

In particolare, come riporta l’Ansa, si legge: “Chiunque, con condotte reiterate e coordinate, preordinate ad arrecare un grave pregiudizio all’ altrui reputazione, attribuisce a taluno con il mezzo della stampa” fatti “che sa essere anche in parte falsi è punito con il carcere da 1 a 3 anni e con la multa da 50mila a 120mila euro. Se si sa che l’offeso è innocente la pena aumenta da un terzo alla metà, cioè fino a 4 anni e mezzo di carcere.

Il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli dice che “sarebbe un grave passo indietro, si tratta di posizioni inaccettabili frutto di pulsioni autoritarie.”
«Gli emendamenti presentati in commissione Giustizia dal senatore di FdI Gianni Berrino al ddl Diffamazione dimostrano che qualcuno non ha capito molto delle sentenze della Corte costituzionale in materia. Il carcere per i giornalisti è un provvedimento incivile e denota la paura di questo governo nei confronti della libertà di stampa. Questa è l'orbanizzazione del Paese». Lo afferma Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, secondo quanto riportato nel sito del sindacato..

Ultima modifica: Ven 12 Apr 2024