Nuove norme europee sui media audiovisivi. Limiti stretti per proteggere i minori e valorizzare le produzioni comunitarie

Il Parlamento europeo sta per votare le nuove norme comunitarie sui media audiovisivi.

Gli obiettivi sono ambiziosi: maggiore protezione di bambini e minori da contenuti pericolosi; limiti per la pubblicità; il 30% di contenuti deve essere europeo; le regole si applicheranno anche alle piattaforme internet.

Dopo il passaggio e l’approvazione al Parlamento europeo e l’adozione da parte del Consiglio, gli Stati membri avranno 21 mesi per recepirla nella legislazione nazionale.

Per il settore televisivo, la nuova normativa prevede che la pubblicità possa occupare al massimo il 20% del tempo di trasmissione giornaliera nelle ore centrali della programmazione.
La modifica impone alle piattaforme di audiovisivi di avere nei loro cataloghi almeno il 30% di contenuti europei e che questi “siano posti in rilievo in modo opportuno”. I siti di video on demand dovranno inoltre contribuire allo sviluppo delle produzioni audiovisive europee investendo nei contenuti o contribuendo ai fondi nazionali.

Prevista anche una maggiore protezione dei minori dai contenuti che incitano alla violenza, all’odio e al terrorismo, mentre la violenza gratuita e la pornografia saranno soggette a limiti più rigidi di quelli in vigore oggi.

Ultima modifica: Gio 4 Ott 2018