Liberi nell'Arte, il progetto fa tappa a Regina Coeli

I padri sinodali entrano nel carcere di Regina Coeli. Un’ insolita visita dal sapore storico per partecipare al concerto di sabato 20 ottobre alle ore 18:, in via della Lungara, con Le DIV4S italian sopranos (quartetto vocale femminile) , evento centrale del progetto Liberi nell’Arte. A condurre la serata, Lorena Bianchetti, conduttrice Rai di ‘A Sua Immagine’ con la partecipazione straordinaria di Ignazio Oliva, attore dell’ultimo film di Papa Francesco di Wim Wenders. Il concerto avrà luogo nel panottico della Casa Circondariale

Al concerto spettacolo istituzionale saranno presenti, insieme ai membri del Sinodo, rappresentanti delle istituzioni, della società civile, i giovani e il mondo del volontariato, in sinergica unione di intenti e di ideali che solo la magia dell’arte, in tutte le sue forme, è capace di creare.
L’esperienza della musica e dell’ascolto, con l’universalità del linguaggio utilizzato, diverrà una calda culla per riscaldare i propri pensieri.

L’evento sarà impreziosito dalla lettura di brani tratti dai discorsi dei papi che hanno fatto visita presso l’istituto di pena Regina Coeli. Un momento artistico di elevato pregio, che saprà entrare attraverso le pagine più belle del melodramma italiano e dei maggiori compositori della musica da film tra i quali Morricone.

Nel teatro delle “periferie umane e sociali” andrà in scena un momento che verrà ricordato come l’inizio di un nuovo cammino, nel cuore del Sinodo, dove l’arte incontra la sofferenza e si fa portavoce di un messaggio di bellezza e di speranza per tutti.

“Oggi – dicono le artiste - ci faremo interpreti di un puro messaggio di amore, bellezza e gioia. Proveremo a volare in un sogno attraverso le ali della musica, capaci di portare chiunque dove, in quel momento, vorrebbe essere. Sarà anche un’occasione di gioia e condivisione che, ci auguriamo – concludono - possa infondere coraggio e la giusta determinazione per riuscire a ricostruire il proprio percorso”.

Ed è proprio questo il senso dell’iniziativa, ribadito dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede nella sua lettera di ringraziamento ai promotori del progetto (UCSI Molise col patrocinio del Sinodo, in collaborazione con Vatican News e Ispettorato Generale Cappellani delle Carceri).

‘Liberi nell’arte’, dunque, rappresenta “una mano tesa verso i detenuti per far gustare loro la libertà”, come afferma don Grimaldi Ispettore dei Cappellani. “Relazionarsi cioè con il senso del bene e del bello, attraverso l’arte, la musica, la cultura, significa spalancare nel loro cuore un orizzonte immenso capace di proiettarli oltre l’istituto di pena”.

“Integrazione e prossimità” sono state le parole chiave messe in evidenza da Francesco Minotti, responsabile Istituzionali Enti e Terzo Settore di Banco BPM, che ha sostenuto il progetto.
E proprio quella prossimità di cui Liberi nell’Arte diviene interprete, ha in sé tutta la delicatezza e al contempo la forza per prendersi cura di quel sogno di libertà che, si trasforma in “speranza, sguardo nuovo e acqua di Resurrezione” (Papa Francesco, marzo 2018, Regina Coeli).

da Ufficio Stampa Liberi nell'Arte

Ultima modifica: Ven 19 Ott 2018