Lo stile del giornalista cattolico. Serie di iniziative in Sicilia

Una cultura minoritaria: questa oggi è la cultura giornalistica vera e più ancora quella cattolica, quella di chi fa informazione senza urlare, senza prepotenza, nel rispetto delle persone e anche della verità dei fatti”. Così la presidente nazionale dell’Ucsi, Vania De Luca, da Siracusa, dove ha incontrato i giornalisti, venerdì 24 gennaio, per celebrare il patrono san Francesco di Sales, la chiusura del 60° annioversario della fondazione dell’Ucsi e partecipare al corso per la formazione dei giornalisti sul tema: “Verità e responsabilità. Una questione deontologica per i giornalisti italiani” a cui hanno relazionato il consulente Ecclesiastico regionale dell’Ucsi Sicilia don Paolo Buttiglieri, l’arcivescovo di Siracusa Mons. Salvatore Pappalardo e il Delegato Episcopale per le Comunicazioni sociali della C.E.Si mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagiore e moderato da Salvatore Di Salvo, componente della Giunta Nazionale Ucsi e presidente provinciale Ucsi di Siracusa.

La giornata dedicata a San Francesco di Sales ha avuto diversi momenti. A Catania, presso la Casa Generalizia delle Suore Domenicane si è svolto un incontro promosso e organizzato dall'Ucsi Sicilia, dalla sezione Catania e dalla Commissione Regionale delle Commissioni Sociali e Cultura della CESI a cui hanno partecipato i diciotto direttori degli uffici diocesi per la Comunicazioni sociali e la Cultura. L’incontro è stato aperto con i saluti di Mons. Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania e Presidente della Conferenza episcopale siciliana che ha porto i saluti di tutti vescovi di Sicilia. “Svolgete un lavoro bello, affascinante ma anche faticoso e pieno di responsabilità. Non sentitevi soli – ha detto il presidente della Cesi – perché il Signore Dio porta ciascun uomo nel suo cuore e tra le sue mani, lo accompagna lungo il cammino come ha fatto con il popolo suo nei giorni dell’esodo. È seguito un lungo momento di grande riflessione sul tema "Verità e responsabilità", di particolare attualità considerata la rivoluzione che sta coinvolgendo negli ultimi anni tutto il sistema della comunicazione. Poi la relazione della Presidente Nazionale dell'Unione Cattolica Stampa Italiana, Vania De Luca, per la prima volta ospite dell'Ucsi in Sicilia, la quale ha sottolineato il ruolo dei giornalisti oggi.

A seguire c’è stato l’intervento di Mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone e delegato per la Cultura e le Comunicazioni Sociali della Cesi.
Sono poi intervenuti Domenico Interdonato e don Paolo Buttiglieri, rispettivamente Presidente e Consulente Ecclesiastico Ucsi Sicilia, Salvatore Di Salvo, componente della Giunta Nazionale Ucsi, Gaetano Rizzo,Consigliere nazionale Ucsi, Michelangelo Nasca, Presidente Ucsi Palermo, Giuseppe Adernò, presidente di Catania Rossella Iannello, Vice Presidente Ucsi regionale Presidente Ucsi sezione Catania Giuseppe Adernó di Messina Laura Simoncini e Caltanissetta Fiorella Falci. Moderatore dell'Incontro don Giuseppe Longo direttore dell’Ufficio comunicazioni e cultura della Cesi. “Verità e responsabilità”. “Sono parole in se stesse sicuramente congiunte – ha detto il vescovo di Caltagirone Calogero Peri, delegato Episcopale Cesi per le Comunicazioni sociali - ma alcune volte nella comunicazione sono tanto distanti, soprattutto tanto bistrattate”.

La celebrazione eucaristica è stata presieduta da Mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone, concelebrata da don Paolo Buttiglieri e Don Giuseppe Longo. Al termine il presidente regionale dell’Ucsi Domenico Interdonato ha letto la Preghiera del Giornalista.

sicilia 2

Nel pomeriggio a Siracusa Si è svolta davanti all’altare della Madonnina, alla presenza dell’Arcivescovo di Siracusa Mons. Salvatore Pappalardo, c’è stata la cerimonia dell’affidamento dei giornalisti Cattolici di Sicilia alla Beata Vergine Maria delle Lacrime con la partecipazione dei giornalisti proventi da quasi tutte le provinciale siciliane. A seguire il corso di formazione promosso dall Ucsi Sicilia in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Assostampa Siracusa, l’ Ufficio delle Comunicazioni Sociali dell'Arcidiocesi di Siracusa e il settimanale diocesano Cammino. Il tema era “Verità e responsabilità". Relatori la presidente Vania De Luca e il consulente ecclesiastico Ucsi Sicilia Paolo Buttiglieri. L’incontro è stato aperto con i saluti di don Aurelio Russo, rettore del Santuario Madonna delle Lacrime e consulente ecclesiastico Ucsi Siracusa, il vice direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi Alessandro Ricupero, il direttore del settimanale diocesano "Cammino" Orazio Mezzio, il segretario provinciale dell' Assostampa Siracusa Prospero Dente.

“Festeggiare san Francesco di Sales con un corso di formazione è il segno dei tempi”, ha detto il direttore del settimanale “Cammino” Orazio Mezzio. “Proprio oggi quando sono i giornali ed i giornalisti stessi ad essere la notizia per la crisi indubbia del settore. E lo facciamo non a caso parlando di verità e di responsabilità. Abbiamo abusato della credibilità un tempo indiscussa ed oggi i social oltre a prendere il posto dei tribunali e del parlamento sono diventati anche gli organi ufficiali di eteree pubbliche opinioni”. Il corso, moderato da Salvatore Di Salvo, componente della Giunta nazionale Ucsi e presidente provinciale è stato aperto con l’intervento dell’arcivescovo di Siracusa Mons. Salvatore Pappalardo, la relazione della presidente nazionale Ucsi Vania De Luca, del consulente ecclesiastico dell’Ucsi Sicilia don Paolo Buttiglieri e del presidente regionale Ucsi Sicilia Domenico Interdonato. Quest’ultimo ha ripercorso, con foto e grafica, i sessant’anni dell’Ucsi. “I giornalisti, quelli veri – ha detto la presidente dell’Ucsi Vania De Luca – sanno cosa vuol dire la ricerca della verità storica dei fatti, la loro contestualizzazione, il riferimento a un prima e un dopo. Si confrontano con il prezzo di fake news e mezze verità. C’è una interdipendenza – ha aggiunto De Luca – che lega persone, cose, luoghi apparentemente distanti, che sono invece interconnessi. Per i giornalisti cattolici c’è poi una Verità più grande, quella con la V maiuscola, che ogni verità comprende e orienta verso un orizzonte più ampio”.

Ultima modifica: Lun 27 Gen 2020