La lettera del presidente dell'Ucsi alla vigilia del Consiglio nazionale

Prima del Consiglio nazionale dell'Ucsi, in programma a Roma, pubblichiamo la lettera inviata ai consiglieri nazionali e ai direttivi regionali dal presidente dell'Ucsi Vincenzo Varagona.

VINCENZO VARAGONA

Carissimi amici, iscritti e simpatizzanti,
scrivo questa lettera in linea con l’impegno che tutta la Giunta ha assunto di rendere più consapevole possibile l’associazione rispetto al lungo percorso attivato verso l’adesione al Terzo Settore.

Come è noto, il Consiglio nazionale il 4 luglio scorso ha votato, dopo un lungo dibattito, sostanzialmente all’unanimità (tre sole astensioni) un documento che proietta l’associazione in questa direzione.

Nella stessa sede la Giunta si è impegnata con il Consiglio a fornire ulteriori occasioni di riflessione per individuare la strada, tecnicamente più utile e opportuna, per concretizzare questa adesione.

Il Consiglio nazionale si riunirà quindi con questo obiettivo, in modalità mista, a Roma, il 23 e 24 settembre. Abbiamo passato questa estate al lavoro, in contatto operativo con il Copercom, Coordinamento delle associazioni in ambito Cei che si occupano di comunicazione, che ha organizzato un corso di progettazione sociale della durata di sei mesi per entrare in modo operativo in queste complesse dinamiche. Abbiamo continuato ad approfondire la materia con esperti Cei e Ucsi, che ringraziamo per la loro disponibilità. Tutto questo perché la Giunta ha il dovere di presentarsi con una proposta, che tale resta fino alla decisione del Consiglio.

La Giunta inizialmente era orientata verso un’adesione diretta dell’associazione al Runts (Registro Unico Nazionale Terzo Settore) anche affrontando passaggi complessi, quali un congresso straordinario per modificare lo Statuto.
Sono tuttavia emerse alcune perplessità, espresse per la verità da una o due associazioni regionali, che hanno indotto la Giunta a verificare la praticabilità di altre ipotesi, sulla scia di altre realtà “consorelle”.

L’idea più concreta e non difficilmente realizzabile appare la costituzione di un’associazione nuova, che potremo chiamare Ucsi Aps, totalmente svincolata sul piano formale da Ucsi, ma ovviamente legata da un mandato fiduciario e - questa ipotesi è da valutare - anche da una scrittura privata. Il presidente della nuova associazione è il presidente Ucsi, soci fondatori possono essere i membri di Giunta, con la possibilità auspicata che subito dopo la costituzione possano aderire anche i presidenti regionali. Non è un obbligo, naturalmente.

Anticipo in questo modo i contenuti del Consiglio nazionale, che in realtà sono molto semplici, per sfruttare questi giorni che ci separano dal CN per una valutazione attenta e consapevole di questi passaggi che sappiamo essere fondamentali per il futuro dell’associazione. Proprio il prossimo futuro ci impone di concretizzarli nel modo più veloce possibile.

Grazie per l’attenzione e vi mando un pieno di energia per le prossime sfide associative che ci aspettano.
Un abbraccio forte.

Ultima modifica: Ven 22 Set 2023