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PREMIO GIORNALISTICO “CRISTIANA MATANO”, ELABORATI ENTRO IL 9 GIUGNO

1aax6L'associazione “Occhiblu” onlus, in sinergia con il Comune di Lampedusa, e con il contributo dell’Ordine dei Giornalisti, la Federazione della Stampa e l’Assostampa siciliana ha messo a punto il bando del premio giornalistico internazionale “Cristiana Matano”, la giornalista prematuramente scomparsa l’8 luglio scorso. La consegna degli elaborati è prevista entro il 9 giugno 2016. Il bando e tutte le informazioni utili sono disponibili sul sito internet della onlus all’indirizzo www.occhibluonlus.com.

Il Premio giornalistico internazionale “Cristiana Matano”  e’ dedicato ai giornalisti italiani iscritti all’Ordine e ai giornalisti stranieri autori di articoli, inchieste e servizi andati in onda e/o pubblicati su carta stampata, tv, radio, agenzie di stampa e testate online (regolarmente registrate), tra l’8 giugno 2015 e il 7 giugno 2016 e che contengano testimonianze, questioni, fatti, inerenti ai valori della solidarietà, dell’integrazione sociale e della convivenza civile, ma che riguardino anche l’arte, la salvaguardia e la bellezza del paesaggio e dell’ambiente, la difesa delle tradizioni, la tolleranza e la multiculturalità, legati a Lampedusa e al suo territorio.

La consegna degli elaborati è prevista entro il 9 giugno 2016. Successivamente la Giuria valuterà gli articoli e deciderà i 2 o 3 premiati. I vincitori riceveranno i riconoscimenti nel corso della serata del Premio giornalistico internazionale Cristiana Matano, in programma il 9 luglio 2016. (FNSI)

GIORNALISTI, ANCHE LA EFJ SI MOBILITA PER GIULIO REGENI

1aa4ZAnna Del Freo è stata eletta nello Steering Committee dell'Efj, la Federazione europea dei giornalisti. La segretaria aggiunta vicaria della Fnsi è stata la più votata (con 140 preferenze) fra i candidati al Comitato esecutivo, al termine dell'assemblea dell'Efj, svoltasi a Sarajevo. Nella carica di presidente è stato riconfermato il danese Mogens B. Bjerregard. Vicepresidente è Nadezna Azhgikina, del sindacato della Federazione Russa.

LA FEDERAZIONE EUROPEA DEI SINDACATI DEI GIORNALISTI HA  FATTO PROPRIA LA MOZIONE PRESENTATA DALLA DELEGAZIONE DELLA FNSI, GUIDATA DAL SEGRETARIO GENERALE RAFFAELE LORUSSO, CHE CHIEDE ANCORA E IN MANIERA FORTE VERITÀ E GIUSTIZIA PER GIULIO REGENI. MA PROPONE ANCHE LA COSTITUZIONE DI UN COORDINAMENTO DEI SINDACATI DEI GIORNALISTI EUROPEI PER LA TUTELA DELLA LIBERTÀ DI STAMPA E PER METTERE IN CAMPO AZIONI DI SOSTEGNO DEI CRONISTI MINACCIATI.

L'assemblea, dedicata alla libertà di stampa e alla tutela dei diritti e alla lotta al precariato, ha approvato anche un'altra mozione presentata dalla Fnsi sulla grave situazione determinatasi in Turchia nel campo delle libertà, dei diritti civili e della libertà di informazione.

A Sarajevo la Fnsi ha anche chiesto ai colleghi degli altri sindacati europei di costituire proprio a Sarajevo un coordinamento che abbia il compito di promuovere incontri con i vertici del Parlamento e della Commissione europea sui temi della libertà di stampa e sulla necessità di assicurare efficaci forme di tutela a tutti i cronisti minacciati. A questo proposito, il sindacato italiano dei giornalisti si farà promotore dell’istituzione di uno sportello europeo di assistenza e tutela dei cronisti minacciati.

Oltre a Del Freo, Bjerregard e Azhgikina, fanno parte del Comitato esecutivo Marijana Camovic (Montenegro), Andreas Bittner (Germania), John Barsby (UK), Yannis Kotsifos (Grecia), Luis Menendez (Spagna), Urs Thalmann (Svizzera). I nuovi vertici della Federazione europea dei giornalisti resteranno in carica tre anni.

La rappresentanza della Fnsi era guidata dal segretario generale Raffaele Lorusso e formata dai segretari aggiunti, Anna Del Freo e Carlo Parisi, e da Carlo Muscatello, membro della giunta esecutiva. Prima della proclamazione degli eletti, il Comitato esecutivo uscente ha consegnato un riconoscimento a Daniela Stigliano, per il lavoro svolto nel triennio che si è appena concluso.

Il risultato di Anna Del Freo premia il lavoro della delegazione italiana nel corso dell'Assemblea di Sarajevo, durante la quale si è parlato di stampa e di tutela dei diritti individuali e collettivi. In particolare, la Fnsi ha chiesto ai colleghi dei sindacati europei e ai vertici dell'Efj di promuovere azioni in difesa della libertà di stampa, coinvolgendo i presidenti del Parlamento e della Commissione europea. Inoltre, ha incassato l'impegno del presidente e dello Steering Committee appena eletti a costituire un coordinamento europeo per la tutela di tutti i giornalisti minacciati. L’Assemblea ha poi approvato all’unanimità la mozione sulla Turchia proposta dalla Fnsi, mentre la presidenza del congresso ha fatto proprio, assumendolo come raccomandazione, l’ordine del giorno dell’Italia su Giulio Regeni, approvato anche'esso all'unanimità.

«L'approvazione della dichiarazione su Giulio Regeni, proposta dalla Fnsi – commenta il segretario generale Raffaele Lorusso – dimostra che quella per ottenere verità e giustizia sulla barbara uccisione del ricercatore italiano non è soltanto una battaglia italiana, ma un impegno di tutti i giornalisti europei. Chiedere che si faccia la verità sul caso di Giulio Regeni significa attivarsi presso tutti i governi europei affinché facciano valere il loro peso diplomatico nei confronti dell'Egitto. È un atto dovuto a Giulio, ai suoi familiari e ai tanti, troppi giornalisti che, in Egitto come in altre parti del mondo, scontano con il carcere o con le persecuzioni l'esercizio del diritto-dovere di informare». (fnsi)

EGITTO, ARRESTATI E RILASCIATI GIORNALISTI: SI OCCUPAVANO DEL CASO REGENI

1aaz4Arrestato direttore Ong per diritti umani: aveva documentato casi desaparecidos... Giulio Regeni, lo studente italiano scomparso in Egitto.La giornalista egiziana in diretta: «Non è il primo caso di omicidio... La giornalista egiziana: "Regeni? non è l'unico omicidio al mondo. Che andasse al... La notizia è stata diffusa su vari siti egiziani. Basma Mostafa è la cronista che aveva intervistato la famiglia presso la quale erano stati trovati i documenti intestati a Giulio Regeni.1aaz7

I giornalisti Basma Mostafa e Mohamed El Sawi, fermati vicino piazza Tahrir, sono stati rimessi in libertà.

Anche i due giornalisti stranieri, un danese ed un ungherese, fermati a Nahya (Giza) sono stati rilasciati. Lo ha reso noto il presidente La giornalista egiziana: "Regeni? non è l'unico omicidio al mondo Egitto, arrestato direttore Ong per diritti umani: aveva documentato del comitato del sindacato dei giornalisti, Khaled El Balchi, mentre siti web riferiscono del rilascio dei giornalisti francesi fermati a Dokki, sempre nell'area di Giza. In una dichiarazione all'Ansa Balchi ha aggiunto che 25 giornalisti egiziani sono stati arrestati in mattinata al Cairo e 15 di loro sono stati rilasciati. I quattro francesi - Efa Sheef, Sam Forey, Etienne Bouy e Jenna Le Bras - sono stati rilasciati nel pomeriggio. Secondo siti web, due di loro sono anche attivisti per i diritti umani.Fonti della sicurezza avevano reso noto che complessivamente una ventina di persone sono state fermate a Piazza Tahrir e vengono interrogate in ristoranti e caffè del quartiere. L'operazione rientra tra le rigide misure di sicurezza predisposte oggi al Cairo e in Egitto per le proteste annunciate contro il governo. (ILMESSAGGERO)

RAI: NOMINE ESTERNE, USIGRAI ANNUNCIA ESPOSTO ALL'AUTORITÀ ANTICORRUZIONE

1aa4e-vertBotta e risposta tra Usigrai e Rai dopo le nuove nomine annunciate nei giorni scorsi dai vertici dell'azienda concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo. Il sindacato dei giornalisti annuncia un esposto all'Autorità anticorruzione, l'azienda replica di aver «rispettato lo Statuto e il Piano triennale anticorruzione», ma l'Unione sindacale non ci sta e rilancia: «Le regole si rispettano sempre e per intero».

L’Usigrai presenterà un esposto all’Autorità nazionale anticorruzione, e per conoscenza alla Corte dei Conti, per chiedere di verificare se tutte le nomine esterne siano state fatte nel rispetto delle procedure che la stessa Rai si è dato nel Piano triennale anticorruzione. Questo l'epilogo della vicenda delle nuove nomine annunciate dai vertici dell'azienda concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo che avevano da subito suscitato la reazione del sindacato dei giornalisti. L'esecutivo dell'Usigrai ribadisce poi «quanto il sindacato ha sempre chiesto: prima di assumere esterni è necessario verificare “preventivamente” che all’interno non ci siano professionalità “adeguate in termini qualitativi e quantitativi” al profilo che si cerca», e denuncia: «Di fronte al silenzio della Rai, e all’assenza di qualunque spiegazioni delle scelte fatte, siamo costretti a rivolgerci alle autorità competenti affinché facciano chiarezza».

La risposta e le spiegazioni arrivano poco dopo la nota del sindacato dei giornalisti televisivi: «Lo Statuto e il Piano Triennale Anticorruzione – scrive l'azienda - sono stati pienamente rispettati e per la prima volta nella storia della Rai i nuovi dirigenti hanno quasi tutti contratti triennali, il che consentirà di risparmiare cifre molto significative negli anni a venire. Inoltre i manager esterni assunti, alcuni dei quali in sostituzione di altri che hanno lasciato l'azienda, non sono 20 ma 17 e il loro costo non è di 8 milioni di euro, come ipotizzano i sindacati, ma di circa 4 milioni».

Ma non convincono l'Usigrai, che ribatte: «Come nel caso Riina a “Porta a Porta”, il comunicato Rai è una toppa peggiore del buco. La Rai dice che i contratti sono “quasi” tutti triennali, e che al job posting si è fatto “ampio ricorso”. Bene, noi riteniamo che le regole non si rispettino “quasi” né in maniera “ampia”: le regole si rispettano sempre e per intero. E la trasparenza la si pratica non a giorni alterni. Detto questo, francamente noi non siamo appassionati della polemica, sarà l’Anac a decidere se le regole sono state violate o meno. E la Corte dei conti a valutare, di conseguenza, l’eventuale danno erariale». (FNSI)

INDEPENDENT: LETTORI CON APP VISUALIZZANO IN MEDIA 50 ARTICOLI SU 100 CARICATI OGNI GIORNO.

1aaz5Centomila download per l’app dell’Independent. A fronte di una diffusione media del cartaceo pari a 55mila unità, prima che il quotidiano diretto da Amol Rajan fermasse definitivamente le rotative – lo scorso 26 maggio – per migrare esclusivamente online, chiudendo l’edizione cartacea. A scriverlo è Digiday, ricordando che gli abbonati all’edizione cartacea erano circa 7.500.Scaricare l’app dell’Independent non significa poter automaticamente accedere ai contenuti. Per farlo, infatti, occorre sottoscrivere un abbonamento, pari a 2,99 sterline per una settimana o 149,99 per un anno. L’accesso ai contenuti per una giornata costa 1,49 sterline.E anche se è ancora presto per tirare le somme dell’operazione, Zach Leonard, digital managing director di Esi Media, affida a Digiday qualche numero del quotidiano: per esempio, sono 100 gli articoli che vengono caricati quotidianamente sull’Independent e i lettori dell’app ne visualizzano in media la metà, per un totale di 40 minuti al giorno, suddivisi nell’arco di due differenti sessioni. Leonard ha spiegato a Digiday anche che l’Independent sta testando un messaggio per chiedere, in modo garbato, agli utenti dell’app che hanno attivi ad blocker sul loro dispositivo mobile di provare a disattivarli. Con l’app, infatti, dovrebbe automaticamente ridursi ulteriormente la percentuale di messaggi bloccati dagli ad blocker, che pure, nel caso dell’Independent, è ferma al 10% del totale. (AFFARITALIANI)