Professione

Le notizie che riguardano il giornalismo e la comunicazione

PROFESSIONE: NEI PRIMI SEI MESI DELL’ANNO GIÀ SETTANTUNO GIORNALISTI UCCISI

1Reporters-sans-Frontieres-300x169Le guerre aumentano, la criminalità è sempre più agguerrita e i testimoni danno sempre più fastidio. Dunque, il mestiere del reporter è costantemente a rischio. Secondo le cifre dei primi sei mesi dell’anno, il 2015 si avvia addirittura a essere peggiore dei precedenti, che pure hanno  presentato un bilancio terrificante. Sono infatti ben 71 i giornalisti uccisi da gennaio a giugno in tutto il mondo. In testa a questa dolorosa  graduatoria c’è la Libia, con otto cronisti morti, segno che la caduta di Gheddafi (sotto la spina dell’Occidente) si è rivelata un tragico errore. Alla pari c’è la Francia ma il conto racchiude la strage di Charlie Hebdo. L’avvento sanguinoso dell’Isis ha fatto lievitare i sacrifici in Iraq (sei fino a giugno) ai quali c’è già da aggiungere un’altra vittima a luglio, a Mosul. Morti naturalmente nelle “nuove” guerre (Ucraina, Siria, Yemen) ma anche in quelle “storiche” (Afghanistan, Somalia, Sudan), ma un triste riepilogo riguarda anche territori in mano alla malavita, come l’India o il Messico dei narcos. E nei primi giorni di luglio il bilancio è già salito a 76: il pericolo non concede tregue.
Non solo morti, ma anche imprigionati: 371 fra giornalisti e blogger, dove l’opposizione è fortemente colpita, come in Cina (92), Siria (27), Iran e Vietnam (22) e la libertà di stampa è solo un modo di dire, quasi un sogno.
Meno tragica, ma certamente non meno pesante la situazione in Italia. Secondo i dati di Ossigeno per l’informazione, sono stati 139 i cronisti minacciati (2351  dal 2006 ad oggi). Non è noto il numero preciso dei giornalisti sotto scorta, ma si aggira certamente fra i 30 e i 50. Con una sorpresa: la regione più colpita risulta il Lazio (308 minacce) seguito a poca distanza dalla Lombardia (287). Le regioni notoriamente vittime della criminalità organizzata sono più in basso: Campania 295, Sicilia 197, Calabria103. Qualcosa evidentemente sta cambiando anche nella geografia mafiosa. O forse prima ci eravamo sbagliati tutti. (ARTICOLO21)

IMMAGINARE IL FUTURO DEL GIORNALISMO: PARTE CONCORSO DE LA STAMPA, AMAZON E FESTIVAL PERUGIA

1concQual è il futuro del giornalismo? Ce lo chiediamo tutti i giorni, in tutte le redazioni, ne discutiamo in convegni e incontri, cerchiamo di trovarlo nelle sperimentazioni e nelle nuove idee. Come quelle che ci aspettiamo dai partecipanti al primo concorso che La Stampa ha organizzato con Amazon e il Festival Internazionale del Giornalismo. Possono partecipare studenti universitari e post universitari di tutta Europa, tra i 18 e i 25 anni: in 2000 parole dovranno spiegare come immaginano che cambierà il modo di trovare, raccontare e diffondere le notizie. I cinque elaborati vincitori - valutati sulla base dell’attinenza al tema, dell’originalità, dello stile di scrittura, delle idee innovative e dell’abilità nel coinvolgere i lettori- saranno pubblicati su La Stampa, El Pais e DWDL.de durante la settimana del Festival. Amazon sosterrà inoltre i costi di trasporto e alloggio per assistere al Festival di Perugia. Una selezione dei saggi giudicati migliori sarà raccolta in un ebook pubblicato su Kindle Store tramite Kindle Direct Publishing; i proventi derivanti dalla vendita del libro saranno devoluti al Festival Internazionale del Giornalismo.  
“Il futuro del giornalismo riguarda tutti, perché una buona informazione è essenziale per la democrazia e le scelte personali di ogni giorno” afferma Mario Calabresi, Direttore de La Stampa. “La Stampa da sempre ha a cuore giornalismo di qualità e innovazione, per questo siamo lieti di promuovere con Amazon e con le altre testate europee un concorso di scrittura che ci porterà alla scoperta di idee nuove e creative per immaginare il giornalismo di domani. E non c’è palcoscenico migliore del Festival Internazionale del Giornalismo per presentare al mondo i lavori dei vincitori”.  
“Amazon sarà ancora una volta il principale sponsor del Festival Internazionale del Giornalismo. Amazon fornisce l’esempio di cosa voglia dire mettere i lettori al primo posto e ideare nuove soluzioni per loro. Questo è esattamente ciò che cerchiamo di proporre e favorire in questi cinque giorni di stimolante discussione al festival”, ha detto Arianna Ciccone, co-fondatrice del IJF con Christopher Potter nel 2006. “Siamo felici del fatto che Amazon quest’anno abbia deciso di introdurre una novità: l’opportunità offerta a cinque studenti di vincere una scholarship che permetterà loro di assistere al Festival per la sua intera durata”. 
La nona edizione del Festival, il grande evento dedicato ai media in Europa, con decine di sessioni quotidiane e centinaia di relatori, si terrà dal 15 al 19 aprile a Perugia. Amazon, IJF e La Stampa condividono l’idea che il lettore venga prima di tutto e vogliono aiutare i creatori di contenuti, tra cui giornalisti e autori, a raggiungere più lettori, attraverso canali nuovi e diversi. 
Gli studenti possono inviare da oggi il loro elaborato attraverso la pagina dedicata al concorso di scrittura, all’indirizzo: www.amazon.it/ijf-scholarship . Il termine ultimo per la presentazione dei saggi è il 28 febbraio 2015. I vincitori saranno annunciati a marzo. Maggiori informazioni e il regolamento completo, sono disponibili all’indirizzo www.amazon.it/ijf-scholarship . (LASTAMPA)

EDITORIA: IL GARANTISTA, POLEMICHE TRA EDITORE E GIORNALISTI

1gara1 Il Garantista è in crisi? Di certo è polemica dura dalle parti del quotidiano fondato da Piero Sansonetti con progetto di un giornale scritto e pensato in Calabria ma diffuso in tutta Italia per far conoscere il punto di vista della regione e del Sud nel resto del paese. Andrea Cuzzocrea, presidente degli industriali di Reggio, uno dei fondatori e presidente della cooperativa dei giornale, dimettendosi ha raccontato con una lettera il senso della sua esperienza e non ha tralasciato di bacchettare i giornalisti del Garantista per avere organizzato “scioperi e comunicati stampa” invece di “raddoppiare impegno ed entusiasmo”. Da qui la risposta piccata di Davide Varì, giornalista dell’Ufficio centrale di redazione e responsabile dell’edizione calabrese del Garantista che ha postato sul sito Fb del suo giornale una nota in cui chiede le dimissioni di Cuzzocrea da Presidente degli industriali di Reggio. Se il presidente di Confindustria Reggio Calabria - il quale, incidentalmente, è stato anche Amministratore delegato del nostro giornale – dichiara – ha sostenuto Vari’ - pubblicamente che 50 giornalisti non pagati da sei mesi avrebbero dovuto lavorare meglio, con più entusiasmo e senza rompere con le seccature sindacali, ecco, questo è un fatto che non riguarda solo noi ma l’intera Calabria e la credibilità degli industriali.(ZOOMSUD)

ASSOSTAMPA FRIULI, FIRMATA “CARTA DI PORDENONE” PER PROMOZIONE DEL RISPETTO DI GENERE

1protocollo-620x330Provincia e Comune di Pordenone, insieme a Ordine del Friuli Venezia Giulia, Assostampa regionale, Circolo della stampa di Pordenone, associazione Voce donna e teatro comunale hanno sottoscritto la “Carta di Pordenone”, un nuovo documento che vuole promuovere – anche attraverso corsi di formazione per giornalisti – la cultura del rispetto di genere. Oltre al sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti, alla firma erano presenti il presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti, Cristiano Degano, la fiduciaria di Pordenone per Assostampa Fvg Patrizia Disnan, il presidente del Circolo della Stampa di Pordenone Pietro Angelillo; inoltre Giulia Bevilacqua, presidente della commissione Pari opportunità e Maria De Stefano, presidente dell’associazione Voce donna. Il documento si propone di promuovere la cultura del rispetto di genere condannando ogni forma di violenza, coinvolgendo il volontariato, le istituzioni ed alcune realtà territoriali coinvolte nel campo dell’informazione. In seguito è prevista la creazione di un Comitato tecnico per organizzare iniziative rivolte a rafforzare gli obiettivi della Carta: fra queste, anche corsi di formazione per giornalisti organizzati a Pordenone dal Circolo della stampa insieme all’Ordine dei Giornalisti del Fvg che saranno dedicati proprio alla rappresentazione di genere ed alle tematiche del protocollo. (FNSI)

CORRIERE DELLO SPORT: VOCALELLI RITORNA ALLA DIREZIONE

1Alessandro-Vocalell-foto-Olycomi-380x380Cambio di direzione al Corriere dello Sport/Stadio dove Alessandro Vocalelli subentra a Paolo De Paola, che passa a compiti di coordinamento editoriale per conto dell’editore.In realtà si tratta di un ritorno. Infatti, Vocalelli, 56 anni, romano, ha in pratica fatto tutta la sua carriera giornalista al quotidiano del gruppo Amodei, dove era entrato nel 1980.Diventato direttore nell’agosto 2003, aveva lasciato nel 2012 il Corriere dello Sport/Stadio per passare a Repubblica. Professionista molto stimato nell’ambiente sportivo, Vocalelli era stato scelto il 29 aprile come capo ufficio stampa del Comitato Roma 2024 che, con la presidenza di Luca Cordero di Montezemolo, promuove la candidatura della capitale come sede dei Giochi Olimpici del 202. (PRIMA)