Nuova giunta (e solite priorità) della Fnsi

Prima seduta del nuovo Consiglio nazionale della Fnsi. che ha approvato la relazione del segretario generale Raffaele Lorusso.

Lorusso ha insistito nelle battaglie per la libertà e per i diritti di tutti i giornalisti e per la dignità e il decoro della professione.

E’ stata eletta anche la nuova giunta esecutiva .Per i professionali sono stati designati: Guido Besana, Ezio Cerasi, Alessandra Costante, Anna Del Freo, Giuseppe Di Pietro, Vittorio Di Trapani, Carlo Parisi, Elena Polidori, Daniela Scano, Claudio Silvestri, Daniela Stigliano. Per i collaboratori: Lorenzo Basso, Mattia Motta, Anna Russo.

Leggiamo sul documento finale che «soltanto in un quadro generale in cui vengano affermate e riconosciute le specificità e il rilievo costituzionale della professione giornalistica e del pluralismo dell’informazione è possibile affrontare i nodi strutturali del sistema. A cominciare dal contratto nazionale di lavoro, il cui rinnovo, al centro del negoziato con la Fieg, deve puntare alla definizione di un complesso di norme che assicurino diritti e tutele a tutti i giornalisti, a prescindere dai singoli comparti e dalle singole realtà aziendali, premessa necessaria per allargare il perimetro degli occupati».

Poi vengono evidenziati altri nodi: la sfida della qualità e il rilancio dell’occupazione. Fondamentale è anche l’approvazione in tempi brevi della proposta di legge di riforma dell’editoria.

Il Consiglio nazionale della Fnsi considera poi “imprescindibile affrontare in sede parlamentare il problema della definizione di una normativa quadro che consenta di regolare i processi di fusione e concentrazione editoriale, alcuni dei quali già annunciati, salvaguardando il pluralismo dell’informazione, l’autonomia delle redazioni e i livelli occupazioni e garantendo la trasparenza degli assetti proprietari”.

E’ stato espresso anche il sostegno all’iniziativa dell’Usigrai, che ha presentato un esposto alla Corte dei Conti e alle autorità di garanzia contro il “tentativo in atto nel servizio pubblico radiotelevisivo di togliere ai direttori delle testate giornalistiche i poteri previsti dal contratto nazionale di lavoro per trasferirli ad una sovrastruttura, la direzione editoriale, non prevista né dalle leggi né dal contratto, con il rischio di indebolire l’autonomia delle testate e dei giornalisti”.

Infine la conferma della necessità di riforma dell’Ordine nazionale dei giornalisti e via libera alla riforma dello statuto della Fnsi. L’organizzazione registra una diminuzione di 740 soci rispetto al 2014. «Questo dovrà deve indurre gli organismi sindacali, sia a livello nazionale che a livello territoriale, ad una riflessione e ad una maggiore mobilitazione nella ormai indispensabile necessità di una campagna di sindacalizzazione dei colleghi».

Ultima modifica: Ven 15 Mar 2019