Giornalisti autonomi, l'ultimo appello
I giornalisti autonomi denunciano una situazione sempre più insostenibile. Lo fanno attraverso la Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi e chiedono al governo e alle istituzioni di farsi portavoce delle loro istanze
Nel documento indicano alcune emergenze: «ristori per l’emergenza Covid anche ai non titolari di partita Iva (come già avvenuto nel 2020) e sostegni economici per chi ha discontinuità lavorativa e cali di reddito».
«Sono ineludibili norme che contrastino il precariato e lo sfruttamento di cococo e false partite Iva: mascherano lavoro dipendente non riconosciuto e in questo modo si sottraggono anche milioni di euro di contributi all’Inpgi», prosegue la Clan. La richiesta è ancora quella di vincolare gli aiuti pubblici all’occupazione regolare. Non solo: bisogna fare emergere il ruolo dei “collaboratori strategici”, quelli che scrivono centinaia di articoli all’anno.
E poi c’è la necessità dell’equo compenso e la rivendicazione del fatto che è «giornalista è chi esercita effettivamente la professione». Gli altri andrebbero cancellati dall’Ordine.