Per Lorusso (Fnsi) il vero problema non è l'Inpgi, ma la crisi dell'editoria

In una intervista all’Adnkronos il segrteario generale della Federazione della stampa Raffaele Lorusso torna a parlare delle novità previste per l’Inpgi dalla manovra del governo. E sposta l’attenzione sul tema più generale della crisi dell’editoria, di cui la crisi dell’inopgi evidentamente è figlia. Insomma ricondurre l’Inpgi all’interno dell’Inps rischia davvero di non risolvere il problema.

E spiega: «L'intervento sulla previdenza è un atto dovuto, ma il governo non si può sottrarre alla necessità di avviare un tavolo permanente sull'editoria perché è necessaria una legge di riforma del settore» Secondo lui «servono provvedimenti legislativi che fino ad oggi non ci sono stati né in materia di lavoro né in tutta una serie di altre questioni aperte che riguardano il settore, dall'equo compenso alle querele bavaglio. Noi chiediamo questo al governo».

Intanto, a proposito del rapporto tra politica e informazione, fa molto discutere la richiesta di 53 deputati che vorrebbero impedire la riapertura del Transatlantico. In una lettera al presidente Fico chiedono «di rivedere la decisione» di riaprire le porte del corridoio più famoso della politica italiana, prevista per lunedì 8 novembre. Il motivo è legato alla sicurezza sanitaria. L’Associazione stampa parlamentare auspica invece da parte sua che la decisione già presa dai capigruppo nei giorni scorsi venga adesso mantenuta.

Ultima modifica: Gio 4 Nov 2021