Presunzione d'innocenza, principio giusto ma la sua applicazione rischia di 'imbavagliare la stampa'

La Federazione della stampa presenta un esposto alla Commissione europea sui nuovi limiti imposti dalla “presunzione d’innocenza”.

Pur non riguardando i rapporti con i giornalisti, rileva il segretario generale Lorusso, il recepimento di quella direttiva «sta diventando il pretesto per alcune Procure per imporre la cancellazione della cronaca giudiziaria. Ormai non passa giorno senza che si registrino casi di diniego di fornire notizie non soltanto su procedimenti penali e su atti non più coperti da segreto, ma anche su fatti di cronaca nera».

A giudizio della Fnsi dunque serve un monitoraggio della situazione. Perché «la presunzione d’innocenza che è un principio sancito dalla Costituzione, oltre che di civiltà, non ha niente a che vedere. Riteniamo che il legislatore italiano sia andato oltre la finalità della direttiva europea. Infatti, sono state introdotte procedure, come le conferenze stampa da parte dei procuratori della Repubblica, che oltre a non essere previste nella direttiva stanno diventando un meccanismo per impedire o ritardare la diffusione delle notizie, negando ai cittadini il diritto di essere informati e di esserlo tempestivamente».

Ancora Lorusso fa riferimento agli articoli 114 e 329 del Codice di procedura pensale che già regolamentano gli atti giudiziari coperti da segreto.

Fonte: Fnsi

Ultima modifica: Mer 23 Feb 2022