Prelievo su stipendi e pensioni: le critiche dell'Ordine dei giornalisti

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha votato alla unanimità un ordine del giorno sul prelievo forzoso per cinque anni sugli stipendi e le pensioni.

Il Consiglio – si legge nel testo – “esprime forte preoccupazione sul prelievo forzoso dell’1%, per cinque anni, di pensioni e stipendi e sul ridimensionamento del divieto di cumulo, entrambi con effetto retroattivo dal primo gennaio 2022 per l’intera categoria. Si tratta di misure assunte un anno fa dall’Inpgi nel tentativo di salvaguardare l’autonomia dell’Istituto. La successiva decisione del Governo di far confluire nell’Inps la gestione principale dell’ente previdenziale dei giornalisti ha, di fatto, superato la delibera del Cda rendendola non più aderente al quadro normativo”.

Il Consiglio nazionale sollecita il Ministro del Lavoro a disporre rapidamente la sospensione della delibera dell’Inpgi evitando così una immotivata e ingiusta penalizzazione di colleghe e colleghi. Il rischio è un contenzioso giudiziario senza fine per ottenere il riconoscimento dei diritti della categoria, al pari di quanto previsto per tutti gli altri lavoratori”.

Il Consiglio Nazionale – si legge ancora – “dà mandato al Presidente di promuovere tutte le iniziative necessarie, compresa la convocazione straordinaria della massima assise giornalistica italiana, per annullare una iniqua misura retroattiva che colpisce insieme attivi e pensionati”.

Ultima modifica: Gio 7 Lug 2022