Solidarietà e sostegno ai giornalisti ucraini impegnati nel documentare la guerra

Nell’avvincinarsi dell’anniversario dell’invasione russa in Ucraina, le Federazioni internazionali ed europee dei giornalisti (Ifj e Efj) lanciano una nuova campagna di raccolta fondi per sostenere i giornalisti ucraini sul campo.

Adesso è il Paese più pericoloso per i giornalisti. L’anno scorso sono morti in 22 (di cui 12 mentre svolgevano il loro lavoro).

Il supporto sarà fornito all'Unione nazionale dei giornalisti dell'Ucraina (Nuju) e al sindacato indipendente dei media dell'Ucraina (Imtuu). Già nella prima fase i risultati sono arrivati, non solo in termini economici ma anche di assistenza pratica e logistica.

Insieme all’Unesco, sono nati sei centri di solidarietà dei giornalisti in tutta l'Ucraina, con spazi di lavoro temporanei per i giornalisti, accesso a supporto psicologico e legale, attrezzature protettive e mediche.

In queste sedi vengono erogati anche altri servizi utili in condizioni così difficili.

Il Centro europeo per la libertà di stampa e dei media, intìanto, sta monitorando la situazione proprio lì, in Ucraina. In meno di un anno sono state almeno 140 le violazioni della libertà dei media

Meno drammatica ovviamente la situazione negli altri Paesi non in guerra, ma i dati sono preoccupanti. Crescono gli attacchi on line contro i giornalisti, in tutta l’Unione europea ci sono state 813 violazioni contro 339 testate.

Al primo posto gli attacchi verbali (42,4% di tutte le segnalazioni), poi quelli legali (27,2%).

Ultima modifica: Mer 8 Feb 2023