Mfrr: 'Condanna della guerra, sostegno ai giornalisti sul campo'
Tutti i partner della Media Freedom Rapid Response (Mfrr) ribadiscono “la condanna della guerra di aggressione della Russia” e la solidarietà ai giornalisti e agli operatori impegnati sul campo.
Sono nove le vittime accertate, uccise mentre svolgevano il proprio lavoro.
In alcuni casi, ci sono prove che le truppe russe hanno preso di mira i giornalisti e le loro troupe nonostante le chiare insegne della STAMPA.
Secondo il diritto internazionale, gli attacchi che prendono di mira intenzionalmente i giornalisti costituiscono crimini di guerra. Eppure, scrive Mfrr, «ci sono testimonianze che truppe russe abbiano preso di mira troupe giornalistiche chiaramente identificabili».
Il 1° marzo 2023, ad un anno dalla scomparsa dell'operatore ucraino Yevhenii Sakun, Mfrr ospiterà "Un anno di guerra: il vero costo del giornalismo". Si esaminerà l'impatto che la guerra ha avuto sulla libertà di stampa, si ricorderanno le vittime, si punterà ad individuare le forme di sostegno per i mediam liberi e indipendenti in Ucraina.