Fnsi: 'tassare al più presto i colossi del web'

Torna a farsi sentire la Federazione della Stampa sulla precarietà che troppo spesso riguarda la professione giornalistica. Dice la segretaria generale Alessandra Costante in una intervista a Repubblica:

«La parte economica del nostro contratto non viene rinnovata da ben 10 anni... I giornalisti assunti hanno perso il 10% del potere di acquisto in 24 mesi a causa dell'inflazione. E al peggio non c'è fine. I colleghi precari vivono oramai sotto la soglia di povertà. Lavorano per meno di 1000 euro al mese. Eppure anche grazie a loro prende forma il diritto costituzionale a una libera informazione».

Per Costante è anche necessaria «una legge che obblighi i colossi della Rete, come Facebook, a trattare con gli editori italiani. Le piattaforme social ospitano contenuti pregiati, opera dei nostri migliori giornalisti. E grazie a questi contenuti, i social vendono pubblicità incamerando i ricavi. Una parte di questi soldi spetta a cronisti ed editori».

C’è anche una critica agli editori per il loro atteggiamento rispetto ai colossi del web: «Alle prime trattative c sono andati separati. Prendano esempio da canadesi e australiani che invece hanno fatto fronte comune, alla fine vincendo la loro battaglia».

Ultima modifica: Ven 16 Feb 2024